La Successione
Successione: un'analisi tra pianificazione, aliquote e cambiamenti
La Successione. Come Pianificarla.
La successione: pianificarla è importante perché:
- per assicurarsi che i beni vadano alle persone care e non ad altri eredi;
- per evitare lunghissimi conflitti e contenziosi tra gli eredi;
- per usufruire e disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- per evitare o ridurre prelievi fiscali sulla successione.
- per trasferire l’azienda ai propri eredi.
Le aliquote
La trasmissione dell’eredità può avvenire per legge o per testamento. La prima è standard, uguale per tutti.
La seconda permette ad ognuno di decidere chi saranno i propri eredi e quali beni loro attribuire.
In questo caso devono però essere rispettati alcuni limiti previsti dalla legge: bisogna riservare parte del patrimonio a determinati soggetti (chiamati legittimari): coniuge, figli e, in mancanza di questi, gli ascendenti (ossia coloro da cui si discende, come genitori e nonni) del de cuius.
La legge, oltre ad individuare i soggetti, impone anche la "quantità" di patrimonio che obbligatoriamente devono ricevere.
L’Italia oggi, rispetto ad altri principali paesi europei, si può considerare un paradiso fiscale con una tassazione che va da un minimo del 4% ad un massimo dell’8% e una franchigia di 1 milione di euro, mentre ad esempio in Germania si va da un minimo del 7% ad un massimo del 50%, Spagna 34-81,6%, Francia 5-60%, Belgio 30-80% (senza franchigia):
- coniuge e figli, parenti stretti: solo per parte che eccede la franchigia da € 1.000.000,00 l'aliquota da applicare è del 4%
- fratelli e sorelle: in tal caso, la tassa di successione deve essere pagata solo se l’asse ereditario supera la franchigia da € 100.000,00. In tal caso sulla parte eccedente tale limite si applica un'aliquota pari al 6%.
- altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta, affini in linea correlata entro il 3°: nipoti, zii e cugini di primo grado, suoceri e cognati) nessuna franchigia. Si applica un'aliquota del 6%
- altri soggetti: in tal caso non esiste franchigia e l’aliquota da applicare sarà dell’8%.
- eredi disabili: è prevista una franchigia più alta pari a € 1.500.000,00.
Cosa potrà cambiare a breve in materia di successione
Forse non tutti sanno che è stata presentata alla Camera dei Deputati in data 20 gennaio 2015 una proposta di legge (n. 2830) che prevede modifiche all’art. 2 del Decreto Legge 3.10.2006 n. 262, in materia di aliquote e di determinazione dell’attivo ereditario.
Esiste un’altra incognita: il Ddl delega di riforma del catasto che, se approvato, porterà a un forte aumento delle rendite e valori catastali per circa 60 milioni di immobili con l’obiettivo di portare i valori catastali ai valori di mercato degli immobili. L’imposta di successione si applica sul valore catastale (cioè al valore che risulta moltiplicando la rendita catastale per un determinato coefficiente, differente per le diverse categorie di immobili).
Il vostro consulente finanziario vi potrà guidare nel salvaguardare i beni, evitare o ridurre prelievi fiscali, e tutelare cosi anche "gli eredi".
La successione: pianificarla è importante perché:
- per assicurarsi che i beni vadano alle persone care e non ad altri eredi;
- per evitare lunghissimi conflitti e contenziosi tra gli eredi;
- per usufruire e disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- per evitare o ridurre prelievi fiscali sulla successione.
- per trasferire l’azienda ai propri eredi.
Le aliquote
La trasmissione dell’eredità può avvenire per legge o per testamento. La prima è standard, uguale per tutti.
La seconda permette ad ognuno di decidere chi saranno i propri eredi e quali beni loro attribuire.
In questo caso devono però essere rispettati alcuni limiti previsti dalla legge: bisogna riservare parte del patrimonio a determinati soggetti (chiamati legittimari): coniuge, figli e, in mancanza di questi, gli ascendenti (ossia coloro da cui si discende, come genitori e nonni) del de cuius.
La legge, oltre ad individuare i soggetti, impone anche la "quantità" di patrimonio che obbligatoriamente devono ricevere.
L’Italia oggi, rispetto ad altri principali paesi europei, si può considerare un paradiso fiscale con una tassazione che va da un minimo del 4% ad un massimo dell’8% e una franchigia di 1 milione di euro, mentre ad esempio in Germania si va da un minimo del 7% ad un massimo del 50%, Spagna 34-81,6%, Francia 5-60%, Belgio 30-80% (senza franchigia):
- coniuge e figli, parenti stretti: solo per parte che eccede la franchigia da € 1.000.000,00 l'aliquota da applicare è del 4%
- fratelli e sorelle: in tal caso, la tassa di successione deve essere pagata solo se l’asse ereditario supera la franchigia da € 100.000,00. In tal caso sulla parte eccedente tale limite si applica un'aliquota pari al 6%.
- altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta, affini in linea correlata entro il 3°: nipoti, zii e cugini di primo grado, suoceri e cognati) nessuna franchigia. Si applica un'aliquota del 6%
- altri soggetti: in tal caso non esiste franchigia e l’aliquota da applicare sarà dell’8%.
- eredi disabili: è prevista una franchigia più alta pari a € 1.500.000,00.
Cosa potrà cambiare a breve in materia di successione
Forse non tutti sanno che è stata presentata alla Camera dei Deputati in data 20 gennaio 2015 una proposta di legge (n. 2830) che prevede modifiche all’art. 2 del Decreto Legge 3.10.2006 n. 262, in materia di aliquote e di determinazione dell’attivo ereditario.
Esiste un’altra incognita: il Ddl delega di riforma del catasto che, se approvato, porterà a un forte aumento delle rendite e valori catastali per circa 60 milioni di immobili con l’obiettivo di portare i valori catastali ai valori di mercato degli immobili. L’imposta di successione si applica sul valore catastale (cioè al valore che risulta moltiplicando la rendita catastale per un determinato coefficiente, differente per le diverse categorie di immobili).
Il vostro consulente finanziario vi potrà guidare nel salvaguardare i beni, evitare o ridurre prelievi fiscali, e tutelare cosi anche "gli eredi".
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