La trance ipnotica nella relazione


La trance ipnotica sfrutta le naturali capacità della mente di modulare la sua attività attraverso una relazione di cura e fiducia con il terapeuta.
La trance ipnotica nella relazione
La trance è un fenomeno frequente che ognuno di noi sperimenta (senza averne consapevolezza e forse dando a esso un nome diverso), nel suo vivere quotidiano e in particolare in quei momenti in cui si è assorti tanto da non percepire cose che accadono intorno a noi. L’ipnosi viene spesso descritta come uno "stato di coscienza alterato", ma questa definizione non è del tutto precisa. In primo luogo dovremmo abbandonare l’idea di diversi "stati" mentali perché il nostro cervello non è mai fisso in uno stato o condizione, ma la sua attività è un fluire continuo. Così la coscienza in ipnosi non può "alterarsi", nel senso di una modifica qualitativa, ma può aumentare il livello di chiarezza e la capacità introspettiva. L’ipnosi, quindi non è una alterazione rispetto ad uno stato di normalità, perché funziona proprio grazie alle "normali" capacità della nostra mente di entrare ed uscire dalla trance naturale. Essa è piuttosto uno strumento che permette di guidare le potenzialità già presenti nella mente verso un funzionamento eccellente, poiché rivolgendosi all’inconscio consente di superare i filtri razionali che bloccano l’esperienza di contatto con l’inconscio stesso. Questo livello di esperienza è frutto di una relazione tra ipnologo e soggetto, che, condotta dal professionista in un clima di fiducia e di cura, diventa in un certo senso simile al rapporto che l’individuo aveva con i suoi genitori da bambino. Attraverso questa relazione si sviluppa una comunicazione significativamente efficace perché fondata sul linguaggio inconscio del soggetto, capace di aprire la strada che lui percorrerà per produrre i cambiamenti positivi individuati. La definizione di tali cambiamenti costituisce materia di lavoro dei primi incontri tra terapeuta e paziente, e mira al raggiungimento di uno stato desiderato. Questo può consistere in una moltitudine di obiettivi: una modifica di abitudini disfunzionali o di un comportamento dannoso, la comprensione di uno stato d’animo, il miglioramento dell’efficacia nelle relazioni o nel lavoro, il raggiungimento di uno stato di benessere, e così via. In base alle caratteristiche di personalità, alle risorse e ovviamente alla domanda reale del soggetto, la relazione diventa il luogo in cui è possibile scegliere il tipo di induzione ipnotica più adatta. A questo punto si intraprende una sessione di rilassamento tramite trance che, pur lasciando attiva la parte razionale della mente, consentirà di operare dei cambiamenti nella maniera più dolce e profonda possibile. Ogni sessione si conclude, in genere con un breve colloquio circa l’esperienza vissuta, i ricordi, le immagini, le emozioni emerse. Raramente chi prova la trance lascia lo studio del terapeuta con sensazioni che non siano di piacevolezza, energia e rilassamento.

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di Dott.ssa Alessia Vilei

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