Polizze Long Term Care: perchè la vecchiaia non è uguale per tutti


Speriamo tutti di arrivare "bene" alla vecchiaia, ma quando questo non accade è importante essere stati previdenti. Ad esempio, con una polizza Long Term Care
Polizze Long Term Care: perchè la vecchiaia non è uguale per tutti

Il nostro paese è ufficialmente un paese di vecchi. Al 1° gennaio 2019 gli over 65enni erano 13,8 milioni, oltre il 20% della popolazione, mentre assistiamo nel contempo ad un continuo calo della popolazione da oramai oltre quattro anni consecutivi.

I dati Istat registrano un aumento degli anziani: sono cresciuti di oltre mezzo milione dal 2015 a oggi, confermando un trend di invecchiamento della popolazione, che porta con sé inevitabilmente anche un aumento del numero di soggetti non autosufficienti.

Ed è purtroppo un dato che riscontriamo nella nostra vita quotidiana: ciascuno di noi ha tra i propri conoscenti e/o familiari almeno un soggetto affetto da qualche malattia degenerativa (demenza, Parkinson, Alzheimer, etc.) o, comunque, da malattie altre che compromettono la possibilità del soggetti di effettuare in autonomia, le azioni essenziali della vita quotidiana (camminare, alimentarsi, lavarsi, vestirsi, etc.).

Ciò comporta inevitabilmente un problema di welfare in uno stato dove le risorse di assottigliano sempre di più. Diventa sempre più essenziale, quindi, "pensare per tempo" al futuro incerto con strumenti di tutela.

Uno di questi è senza dubbio la polizza LTC (Long Term Care) che in caso di perdita di autosufficienza (a causa di malattia od infortunio) prevede a favore dell'assicurato, una rendita annuale la cui entità si stabilisce all'atto della stipula della polizza e che sarà uno degli elementi che concorrerà alla determinazione del premio ovvero del costo della polizza.

La polizza Long Term Care è una polizza c.d. "a vita intera" che semplificando significa che una volta stipulata, è dato solo all'assicurato di interromperla altrimenti rimane in vigore vita natural durante, senza scadenza prefissata dalla compagnia che non potrà "ritirarsi" dal rischio qualora le condizioni di salute dell'assicurato si deteriorino.

Il consiglio è quello di aderire prima possibile in quanto il premio cresce al crescere dell'età dell'assicurato e, comunque, hanno un limite di età per l'adesione.

Altra ragione per cui è meglio non attendere troppo è che all'atto della sottoscrizione, la compagnia verificherà lo stato di salute dell'assicurato (o tramite questionario anamnestico o attraverso accertamenti medici) ed in caso di presenza di alterazioni e/o stati patologici, potrebbe decidere di applicare un sovra premio sanitario o, nella peggiore delle ipotesi anche di non stipulare la polizza.

Inoltre, è importante sapere che esistono compagnie che pur mantenendo la garanzia vita natural durante, consentono di limitare la durata del pagamento del premio ad un periodo determinato (10-15 anni). Pertanto, ipotizzando di aderire a 40 anni, verserò il premio fino ad esempio ai 55 anni, quindi, in un momento in cui sono nel pieno della mia attività lavorativa e, dunque, più agevolato nel sostenere la spesa della polizza cessando tale obbligazione al raggiungimento dei 55 anni.

Last but not least, le polizze long term care danno il diritto a ottenere la detrazione fiscale del 19% del premio versato (fino a un totale massimo di 1.291,14 euro).

Concludiamo nel dire che, se anche formalmente il beneficiario di polizza è l'assicurato stesso, possiamo affermare senza ombra di dubbio che a beneficiarne in ultima analisi sono in effetti i familiari che con le risorse derivanti dalla rendita erogata, potranno far fronte adeguatamente alle esigenze dei propri cari senza erodere il proprio patrimonio.

 

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di Roberta Kheyrkhah

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