Le FreeTrade Zones


Cosa sono le Free Trade Zones e come sono regolate.
Forme societarie ammesse
Le FreeTrade Zones
LE FREE TRADE ZONES

Gli EAU contano più di 30 Free Trade Zones (FTZ) che sono aree geografiche circoscritte destinate alla promozione del commercio e dei servizi, all’esportazione e all’apertura dell’economia nazionale e create allo scopo di attrarre investimenti stranieri e contribuire alla diversificazione dell’economia emiratina.

Le Free Zones sono pensate per includere una molteplicità di attività economiche commerciali: è fondamentale per le compagnie estere insediarsi nella zona che meglio rispetti il settore in cui la società stessa opera.

Le compagnie straniere sono incentivate ad avviare la propria attività presso le Free Zones da una serie di benefici a loro spettanti, quali ad esempio, l’esenzione fiscale e la possibilità di avere la proprietà della società al 100%.

Le FTZ sono regolamentate da una propria autorità indipendente e le regolamentazioni differiscono da una FTZ all’altra.

In generale, comunque, tale autorità fornisce servizi e accessori infrastrutturali e stabilisce il quadro normativo che regola la costituzione delle imprese nelle zone franche, comprese dunque, le questioni riguardanti il rilascio delle licenze, i visti di residenza, i contratti di locazione e così via.

Attualmente esistono più di 30 Free Zone all’interno del territorio degli EAU.

Alcune di queste sono "generaliste", consentendo lo svolgimento di qualsiasi attività economica o commerciale, altre, invece, sono "specialistiche", poiché permettono lo svolgimento di determinate attività economiche.

La peculiarità delle Free Zone risiede nel fatto che non trovano applicazione le leggi federali ed emiratine, bensì ciascuna Free Zone gode della facoltà di autoregolamentersi, creando normative specifiche per la tipologia di attività che ivi viene svolta.

E’ possibile individuare un nocciolo duro di disposizioni, operanti in tutte le zone franche, particolarmente incentivanti per gli investitori esteri:
• possibilità di costituire una LLC a capitale interamente straniero al 100%, senza la partecipazione di sponsor locale;
• possibilità di costituire una branch senza necessità di nominare un National Agent;
• esenzione dai dazi doganali, sia nel caso di importazione di prodotti in una free zone, sia nel caso di esportazione degli stessi in paesi diversi dagli UAE;
• libertà di rimpatrio del capitale investito e del profitto ottenuto dall’attività commerciale/economica;
• garanzia di esenzione totale da imposta sulle società per un determinato periodo temporale che varia da zona a zona;
• nessuna imposta sul reddito delle persone fisiche;
• procedure burocratiche semplici e rapide;
• moderni ed avanzati supporti alle comunicazioni;
• infrastrutture di avanguardia;
• nessun problema di assunzione e di collocamento di personale;
• energia, acqua e gas abbondanti;
• posizione centrale;
• vasta scelta di offerte e servizi;
• ottimi collegamenti con porti ed aeroporti.

E’ necessario sottolineare che le aziende operanti in queste zone sono però trattate come se fossero esterne agli EAU per quanto riguarda le questioni legali e commerciali, anche se una delle più grandi novità della riforma è che viene contemplata per la prima volta la possibilità, per le società costituite nelle zone franche di svolgere le loro attività anche al di fuori delle stesse.

Va però evidenziato che la riforma ha demandato ad un successivo provvedimento ministeriale il compito di precisare termini e condizioni per svolgere attività nelle Free zones.

Di fatto, tali società possono richiedere una licenza per svolgere attività negli EAU: in questo modo si riesce ad aggirare la regola del 51% - 49% sulla proprietà delle società.

E’ importante la preferenza che le aziende accordano alla costituzione di società nelle Free zones che non impongono la presenza di un socio locale, ma la costituzione di una società nelle Free zones può non rappresentare la soluzione migliore per le società che svolgono, ad es., attività di trading rivolte principalmente verso i mercati del Mainland.

Ai fini dell’importazione dei prodotti stranieri nel Mainland, una società costituita in una Free zone degli EAU viene considerata alla stregua di un soggetto straniero, quindi con la necessità di avvalersi di altri soggetti nel Mainland per l’espletamento dell’attività di importazione.

In altri termini, per poter vendere i propri prodotti all’interno degli Emirati ci si deve servire di un Commercial Agent.

Per poter fare affari nella Mainland, inoltre, è necessaria una licenza addizionale rilasciata dal dipartimento per lo sviluppo Economico ai medesimi costi applicati nella Mainland.

In caso di violazione sono previste sanzioni (multa max AED 100.000).

Le tipologie societarie previste in tutte le Free Zone sono le Free Zone Establishment (FZE) e le Free Zone Company (FZCO).

Nelle Free Zone di Jebel Ali e Ras Al Kaiman è inoltre possibile costituire società c.d. offshore.

Una società offshore è una società costituita da un imprenditore estero, all’interno appunto dei c.d. paradisi fiscali, e con una simile forma societaria si persegue comunemente lo scopo di trasferire redditizia attività economica all’interno di paesi, o aree determinate di questi, che offrono condizioni fiscali favorevoli.

Oltre a questo, la creazione di una società offshore permette anche di godere della riservatezza del rapporto societario e dell’anonimato dei soci.

La Jebel Ali Free Zone Autority ha promulgato la c.d. Offshore Company Regulation e sostanzialmente la costituzione di una società Offshore in questa Free Zone non rappresenta un’alternativa, ad esempio, alla costituzione di una società Onshore negli EAU, qualora il mercato-obiettivo restino gli EAU.

Infatti, ad una società Offshore creata nella FZ di Jebel Ali non è permesso esercitare alcuna attività economico/commerciale all’interno degli EAU salvo ottenere una specifica autorizzazione in tal senso.

Quindi, potrebbe avere senso costituire una società Offshore in Jabel Ali solamente se è in primo piano l’aspetto del trasferimento dell’attività economica in una zona a tassazione zero, dalla quale magari gestire i traffici ed i commerci internazionali.

Diversamente, le altre due tipologie sono la FZE (Free Zone Establishment), che sostanzialmente è una società a responsabilità limitata unipersonale e la FZCO (Free Zone Company), che è sostanzialmente una società a responsabilità limitata con un numero minimo di due soci e un massimo di cinque.

La più rilevante differenza tra le due è il numero di soci.

Diversamente dalla normativa federale, nei regolamenti delle FZ si riscontra ancora un requisito di capitalizzazione minima delle FZT e delle FZCo.

Si segnala che sia le Free Zone Establishment che le Free Zone Company, nei rapporti con gli EAU e con gli altri paesi del GCC, sono equiparati ad un qualsiasi altro soggetto straniero - ditta straniera, quindi non godono dei privilegi riconosciuti ai cittadini degli EAU.

Solitamente per stabilire un’impresa nella Free Zone è necessario richiedere una licenza e la licenza ha ad oggetto l’attività che verrà svolta dall’impresa.

Tendenzialmente, le licenze che vengono rilasciate sono di quattro tipi:
commerciale, industriale, di servizi ed industriale nazionale.

Licenza per attività commerciali: è concessa a società che intendono importare, esportare, vendere, distribuire ed immagazzinare merci indicate nella licenza e non è necessario ricevere la licenza da un ente emiratino.

Licenza per attività industriale: tale licenza è necessaria quando l’attività d’impresa ha ad oggetto l’importazione di materiali grezzi, la produzione di determinati prodotti e l’esportazione dei prodotti finiti all’estero.

Licenza per attività di servizi: è concessa ad aziende che operano nel settore dei servizi e che svolgono la loro attività all’interno delle Free zone.

In questo caso per ottenere il rilascio della licenza è necessario che, qualora il servizio sia reso da una filiale di società straniera, quest’ultima abbia analoga licenza nel proprio paese d’origine

Licenza per attività industriali "nazionali": è rilasciata ad aziende industriali registrate sia all’interno che all’esterno degli EAU, solo nel caso dimostrino di essere possedute almeno al 51% da soggetti residenti nei paesi appartenenti al Consiglio del Golfo e che la loro produzione sia effettuata in loco per almeno il 40% del valore aggiunto.

Queste aziende devono ottenere l’approvazione del Ministero della Finanza e dell’Industria.

Una licenza per l’industria nazionale garantisce al suo detentore gli stessi diritti delle aziende nazionali e i prodotti esportati ad altri stati AGCC saranno esenti da dazi doganali.

Le società in possesso di una licenza per la zona franca sono autorizzate ad operare all’interno della zona franca e al di fuori degli emirati, ma non all’interno degli emirati.

Le operazioni all’interno degli EAU possono essere svolte solo da agenti commerciali, da rappresentanti, distributori o aziende madri con la licenza delle autorità degli EAU.

Chi conduce un’attività al di fuori della Free Zone senza rispettare questi requisiti è soggetto al pagamento di una multa del valore massimo di 100.000 dirham.

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di Giulia Verga

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