Le novità del Decreto Dignità


Contratti a tempo determinato, voucher turismo, sgravi contributivi e licenziamenti
Le novità del Decreto Dignità

Dopo il via libera della Camera dei Deputati (312 voti favorevoli, 192 contrari e 1 astenuto), il Decreto Dignità (n.87 del 12 luglio 2018) è diventato legge.

Attraverso la nuova normativa, è stato prorogato (seppur con qualche modifica) il bonus assunzioni per gli under 35 fino al 2020, sono stati reintrodotti i voucher nel settore turismo e agricoltura, è stato previsto un periodo transitorio per l’applicazione delle nuove regole sul contratto a tempo determinato, sono state modificate alcune norme del Jobs Act (in particolare quelle che riguardano l’aumento dell’indennità in caso di licenziamento), e ai contratti a termine (in primis il tetto del 30% dei contratti a tempo determinato che il datore di lavoro può stipulare). Inoltre, è stata confermata la fattura elettronica per acquisto di carburanti dal 1° gennaio 2019.

 

Ma vediamo più nello specifico le principali novità introdotte.

 

La legge di Bilancio 2018 aveva già introdotto uno sgravio contributivo a favore delle imprese che assumono, con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, personale dipendente under 35 fino al 31 dicembre 2018 e under 30 per i due anni successivi. Il Decreto Dignità ha esteso anche per il biennio 2019-2020 lo sgravio per gli under 35 e non solo per gli under 30. L’agevolazione consiste in una decontribuzione del 50% dei contributi da versare all’Inps per i primi tre anni di assunzione. L’aliquota sale al 100% solo per il primo anno e per particolari contratti lavorativi. Il tetto massimo di decontribuzione per ogni singolo dipendente assunto è pari a 3 mila euro annui. Affinché l’impresa usufruisca del bonus, oltre al requisito di età, il lavoratore non deve aver lavorato con contratto a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti la data di assunzione con nessun datore di lavoro, mentre il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti individuali nei sei mesi precedenti l’assunzione del lavoratore neo-assunto.

L’impresa ha diritto allo sgravio del 100% dei contribuiti se:

- assume di giovani residenti nel Mezzogiorno

- assume studenti che hanno svolto presso lo stesso datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro entro sei mesi dal termine dell’attività di alternanza scuola-lavoro

- assume studenti che hanno svolto, presso lo stesso datore di lavoro, l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione, entro sei mesi dal diploma.

 

I voucher nel settore turismo e agricoltura sono stati reintrodotti sotto forma di “prestazione occasionale”, ma potranno essere utilizzati soltanto dagli alberghi e dalle strutture ricettive con al massimo 8 dipendenti e per alcune tipologie di lavoratori: pensionati, studenti under 25, disoccupati, percettori del reddito di inclusione o di altre forme di sostegno al reddito.

 

Contratti e tempo determinato. In tale ambito, le novità sono diverse:

- sia i contratti a tempo determinato che quelli in somministrazione stipulati dal datore di lavoro, non potranno essere superiori al 30% di quelli a tempo indeterminato

- se il contratto a termine supera i 12 mesi (durata massima dei contratti a tempo determinato) senza indicare le causali, questo si trasforma automaticamente a tempo indeterminato. Tornano, quindi, le causali per i rinnovi successivi al primo contratto.

- i contratti a tempo determinato (di durata massima di 12 mesi) potranno essere rinnovati solo per 4 volte e non 5 come avveniva finora, e per una durata totale massima di 24 mesi (2 anni).

- previsto un aggravio dello 0,5% del contributo addizionale sulla retribuzione imponibile a scopi previdenziali in caso di assunzione con contratto a tempo determinato (dall’attuale 1,4% si passa all’1,9%). Inoltre, per ogni successivo rinnovo, si applicherà un’ulteriore addizionale dello 0,5% a carico del datore di lavoro che servirà a finanziare la Nuova assicurazione sociale per l’impiego (la cosiddetta Naspi).

 

Le nuove regole, però, grazie a un emendamento al decreto, si applicheranno dal prossimo 1° novembre; dunque, è stato previsto un periodo transitorio in modo che le aziende possano adeguardi alle nuove norme.

 

Innalzamento delle indennità per i licenziamenti

Nel caso di licenziamento senza giusta causa è stato innalzato il numero dei mesi minimi (da 4 a 5) e massimi (da 24 a 36 mesi) delle indennità.

Stretta anche sui licenziamenti abusivi: nei casi di allontanamenti ingiustificati, l’indennità è stata innalzata del 50%. Infine, è stato introdotto uno stop agli aiuti di stato per le aziende che riducono posti di lavoro.

 

Fattura elettronica per acquisto di carburanti. E’ stato prorogato l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica per l’acquisto dei carburanti a partire dal 1° gennaio 2019 e non dal 1° luglio 2018, come inizialmente previsto.

 

Accanto a queste, che sono le novità principali, ce ne sono altre che riguardano lo spesometro, le compensazioni dei crediti con la Pubblica Amministrazione e sul gioco d’azzardo e scommesse.

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di Dott.ssa Natalia Fossati

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