Le Spese Correnti abbattono i rendimenti

Tra le varie categorie di strumenti finanziari presenti sul mercato, quelli che risultano essere più onerosi per il sottoscrittore sono i fondi comuni aperti, le gestioni patrimoniali e le polizze assicurative ramo vita.
Tutti questi costi impliciti presenti nei prodotti commercializzati e sopra indicati gravano sul rendimento in modo rilevante, in quanto comprendono: commissioni per la sottoscrizione/rimborso, spese correnti annue, costi del pac, costi di negoziazione e amministrazione del fondo o delle gestioni a cui lo strumento demanda la gestione separate, ecc.
Ad esempio, per le gestioni patrimoniali, essendo le stesse uno strumento complesso che ha al suo "interno" altri strumenti, è spesso difficile individuare i costi impliciti che gravano sul prodotto perché oltre a sostenere commissioni per la sottoscrizione e la gestione della stessa si sostengono anche delle spese di gestione per ogni strumento "contenuto" all’interno di essa.
Oltre al rischio dell’investimento, quindi, vi è anche il rischio che il rendimento possa essere spesso corroso completamente dalle elevate Spese Correnti annue di gestione prelevate prima di ottenere il rendimento finale.
Ormai da alcuni anni i tassi sono ai minimi storici ma il sistema bancario ed assicurativo continua ad inserire fondi obbligazionari nelle gestioni patrimoniali e nelle gestioni separate delle polizze vita.
Il risultato finale è che tali strumenti difficilmente riusciranno ad ottenere una performance sufficiente a coprire tutti questi costi gravanti su tali prodotti costringendo così il sottoscrittore al loro mantenimento per lunghi periodi di tempo nella speranza di recuperare e facendoli così diventare praticamente uno strumento illiquido.
Vista l’importanza di conoscere l’entità delle commissioni applicate sugli strumenti diviene molto rilevante valutare attentamente le varie proposte sul mercato per poter effettuare delle scelte più consapevoli ed efficienti per i propri risparmi ed investimenti.