Legge 394/81: internazionalizzate la vostra impresa
Finanza agevolata: espandere il proprio mercato è possibile se si ricorre ai finanziamenti a tassi agevolati
Il ruolo del commercialista è sempre più legato all’assistenza contabile e fiscale piuttosto che alla consulenza societaria. Non che l’assistenza contabile e fiscale non sia importante. Anzi. Ma le eccessive incombenze contabili e lo scadenzario fiscale troppo serrato, hanno via via ristretto i tempi che commercialista e cliente possono dedicare allo studio di strategie aziendali ad hoc che potrebbero rappresentare, soprattutto in tempi di crisi come quelli attuali, un valido supporto e aiuto gestionale.
Una di tali strategie è il ricorso alla finanza agevolata, ovvero la concessione di finanziamenti alle imprese a specifiche condizioni vantaggiose e in presenza di determinati requisiti. La finanza agevolata abbraccia tutta la casistica dei bandi europei, nazionali o regionali mirati, ad esempio, alla concessione di prestiti a tasso agevolato o di contributi a fondo perduto. Altri esempi di finanza agevolata sono i contributi in conto impianti o in conto interessi, i bonus fiscali, le concessioni di garanzia o le locazioni finanziarie.
Ad occuparsi di finanza agevolata sono diverse normative europee ed italiane. Tra quest’ultime c’è la Legge 394/81 con la quale è stato istituito un Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto delle PMI, del nostro Paese (alle PMI, infatti, è destinato il 70% del Fondo). In base all’art. 3 del Decreto ministeriale del 21 dicembre 2012 che ha aggiornato il Fondo, possono ottenere il finanziamento agevolato le imprese che:
a) vogliono inserirsi nei mercati extra UE attraverso il lancio e la "diffusione di nuovi prodotti e servizi ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento;"
b) vogliono compiere "studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti;"
c) vogliono compiere "altri interventi prioritari a favore dell’internazionalizzazione delle PMI, consistenti in:
1) finanziamento agevolato a favore delle PMI esportatrici per il miglioramento e la salvaguardia della loro solidità patrimoniale, al fine di accrescerne la competitività sui mercati esteri;
2) finanziamento agevolato a favore delle PMI per la realizzazione di iniziative promozionali per la prima partecipazione ad una fiera e/o mostra sui mercati extra U.E. (marketing e/o promozione del marchio italiano)".
Sempre il Decreto ministeriale del 21 dicembre 2012 ha, poi, facilitato le aziende che vogliono internazionalizzarsi. I programmi ammessi ad ottenere il finanziamento agevolato, infatti, possono essere realizzati dall’azienda stessa attraverso una gestione diretta in forma singola o aggregata, oppure in forma indiretta tramite una società partecipata di diritto locale o tramite aggregazioni di imprese con i distributori, gli importatori, i rappresentanti o altre imprese di diritto locale.
L’agevolazione consiste nell’ottenere un finanziamento a tasso agevolato, pari al 15% del tasso di riferimento per le operazioni di credito all’esportazione (e comunque non inferiore allo 0,5% annuo), da destinare a copertura del 100% delle spese globali previste dal programma di internazionalizzazione. La durata del finanziamento non deve essere superiore a sette anni, compresi due anni a titolo di periodo di preammortamento. Il finanziamento richiesto non può comunque superare i 2.065.000 euro, che salgono a 3.098.000 euro nel caso di consorzi, società consortili o raggruppamenti di piccole e medie imprese che gestiscano direttamente il programma.
Requisito importante per ottenere il finanziamento è il poter garantire almeno il 40% del finanziamento richiesto attraverso una fideiussione bancaria o assicurativa o una fideiussione Confidi convenzionata.
Non tutte le spese sono ammissibili al finanziamento, così come non tutti i progetti possono ottenere il via libera dal Comitato agevolazioni, per mancanza dei requisiti necessari o per mancanza di adeguata documentazione allegata alla richiesta.
Il nostro studio vanta un’esperienza decennale in materia di finanza agevolata ed è pronto a fornirvi una consulenza personalizzata in materia alla ricerca della vostra soluzione ottimale.
Una di tali strategie è il ricorso alla finanza agevolata, ovvero la concessione di finanziamenti alle imprese a specifiche condizioni vantaggiose e in presenza di determinati requisiti. La finanza agevolata abbraccia tutta la casistica dei bandi europei, nazionali o regionali mirati, ad esempio, alla concessione di prestiti a tasso agevolato o di contributi a fondo perduto. Altri esempi di finanza agevolata sono i contributi in conto impianti o in conto interessi, i bonus fiscali, le concessioni di garanzia o le locazioni finanziarie.
Ad occuparsi di finanza agevolata sono diverse normative europee ed italiane. Tra quest’ultime c’è la Legge 394/81 con la quale è stato istituito un Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto delle PMI, del nostro Paese (alle PMI, infatti, è destinato il 70% del Fondo). In base all’art. 3 del Decreto ministeriale del 21 dicembre 2012 che ha aggiornato il Fondo, possono ottenere il finanziamento agevolato le imprese che:
a) vogliono inserirsi nei mercati extra UE attraverso il lancio e la "diffusione di nuovi prodotti e servizi ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento;"
b) vogliono compiere "studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti;"
c) vogliono compiere "altri interventi prioritari a favore dell’internazionalizzazione delle PMI, consistenti in:
1) finanziamento agevolato a favore delle PMI esportatrici per il miglioramento e la salvaguardia della loro solidità patrimoniale, al fine di accrescerne la competitività sui mercati esteri;
2) finanziamento agevolato a favore delle PMI per la realizzazione di iniziative promozionali per la prima partecipazione ad una fiera e/o mostra sui mercati extra U.E. (marketing e/o promozione del marchio italiano)".
Sempre il Decreto ministeriale del 21 dicembre 2012 ha, poi, facilitato le aziende che vogliono internazionalizzarsi. I programmi ammessi ad ottenere il finanziamento agevolato, infatti, possono essere realizzati dall’azienda stessa attraverso una gestione diretta in forma singola o aggregata, oppure in forma indiretta tramite una società partecipata di diritto locale o tramite aggregazioni di imprese con i distributori, gli importatori, i rappresentanti o altre imprese di diritto locale.
L’agevolazione consiste nell’ottenere un finanziamento a tasso agevolato, pari al 15% del tasso di riferimento per le operazioni di credito all’esportazione (e comunque non inferiore allo 0,5% annuo), da destinare a copertura del 100% delle spese globali previste dal programma di internazionalizzazione. La durata del finanziamento non deve essere superiore a sette anni, compresi due anni a titolo di periodo di preammortamento. Il finanziamento richiesto non può comunque superare i 2.065.000 euro, che salgono a 3.098.000 euro nel caso di consorzi, società consortili o raggruppamenti di piccole e medie imprese che gestiscano direttamente il programma.
Requisito importante per ottenere il finanziamento è il poter garantire almeno il 40% del finanziamento richiesto attraverso una fideiussione bancaria o assicurativa o una fideiussione Confidi convenzionata.
Non tutte le spese sono ammissibili al finanziamento, così come non tutti i progetti possono ottenere il via libera dal Comitato agevolazioni, per mancanza dei requisiti necessari o per mancanza di adeguata documentazione allegata alla richiesta.
Il nostro studio vanta un’esperienza decennale in materia di finanza agevolata ed è pronto a fornirvi una consulenza personalizzata in materia alla ricerca della vostra soluzione ottimale.
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