Legge di Bilancio 2018: la Web Tax


Come funziona e chi ne è escluso
Legge di Bilancio 2018: la Web Tax
Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205/2017) vi è l’avvio dell’imposta sulle transazioni digitali, la cosiddetta "web tax". Tale imposta nasce per portare a tassazione le vendite online di beni e servizi sia di soggetti fiscali residenti sul territorio italiano sia dei soggetti fiscali non residenti che operano sul territorio.
L’aliquota passa dal 6% ipotizzata in precedenza, al 3% sul valore del corrispettivo al netto dell’IVA, in sede di approvazione della Legge di Bilancio 2018.
L’entrata in vigore della Web Tax resta confermata al 1/01/2019.
A fare da "sostituti d’imposta" saranno in primis le banche che entro il 16 del mese successivo all’avvenuta transazione verseranno l’importo stabilito nel 3% al Fisco per conto del committente della prestazione, del servizio, dell’acquisto.
Restano esclusi dalla Web Tax per il 2019 i contribuenti in regime forfettario e nel regime dei minimi, le imprese agricole, i corrispettivi al di sotto dei 30 €, se chi effettua acquisti è una persona fisica che non esercita attività imprenditoriali, per l’e-commerce e per il soggetto non residente che ha comunque una stabile organizzazione in Italia.

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di Studio Molinaro

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