Legge di Bilancio 2021: crediti d’imposta 4.0


Nella Manovra 2020 sono stati inseriti diversi crediti d’imposta che combinati possono comportare enormi benefici per le società che vogliono investire nel 2021
Legge di Bilancio 2021: crediti d’imposta 4.0

 

Con l’ultima legge di bilancio 2021, sono stati inseriti diversi crediti d’imposta che combinati possono comportare degli enormi benefici per le società che hanno in mente di investire nel 2021.

In alcuni casi è possibile acquistare dei beni strumentali a costi irrisori, ossia il 5% dell’imponibile.

Andando con ordine, l’articolo 1, commi 1051–1063, L. 178/2020, introduce una disciplina innovata del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali.

Le principali novità della disciplina innovata sono:

1) potenziamento delle aliquote agevolative e dei massimali per l’anno 2021, per esempio per i beni legati all’industria 4.0 il credito d’imposta è pari al 50% con un tetto agli investimenti di 2,5 milioni di euro, poi si riduce al 30% per investimenti fino a 10 milioni di euro, ed infine cala al 10% per investimenti oltre 10 milioni di euro, ma in generale tutti i crediti verso beni strumentali, e novità di questo anno anche per i beni immateriali, presentano delle aliquote maggiori rispetto gli anni precedenti;

2) riduzione del periodo di fruizione del credito a 3 quote annuali, invece che le ordinarie 5 quote annuali, di pari importo con la possibilità di ulteriore riduzione a compensazione in unica soluzione nel caso di investimenti in beni ordinari per soggetti con ricavi o compensi inferiori a euro 5 milioni (nel periodo 16.11.2020-31.12.2021);

3) accelerazione della fruizione dal periodo di entrata in funzione o interconnessione.

Questo credito d’imposta è cumulabile con il credito d’imposta per il Bonus Sud, che varia a seconda dei massimali e della grandezza della società. L’importo massimo del credito è pari al 45% per investimenti inferiori a tre milioni di euro, per le società che hanno un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro e un numero di dipendenti inferiore a 50.

E’, quindi, possibile acquistare un bene nuovo strumentale all’impresa, con un credito d’imposta pari al 95% del costo imponibile, questo a condizione che ricada nell’industria 4.0 e che la società sia una PMI.

Di particolare interesse sono i beni inerenti all’industria 4.0 green, ossia tutti quei beni che permettano una riduzione significativa dei consumi elettrici, generando benefici importanti per l’abbattimento dei costi fissi, quali appunto le utenze elettriche.

Se a questo aggiungiamo i crediti d’imposta relativi alla ricerca e sviluppo e alla formazione 4.0, che possono essere collegati alla formazione del personale o più in generale alla codificazione di processi di ricerca e miglioramenti relativi a questo bene o all’impresa in generale, i benefici sono ancora più elevati, rendendo particolarmente favorevoli gli investimenti nell’anno in corso.

 

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di Dott. Daniele Carrano

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