Manipolare i mercati finanziari è reato


Legittimi i rimborsi dell’EURIBOR calcolati su MUTUI, LEASING E OPERAZIONI FINANZIARIE A TASSO VARIABILE, relativi agli anni 2005-2008.
Manipolare i mercati finanziari è reato
Alla Parte V, Titolo I bis del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF) è disciplinato l’art. 185, il quale contempla il delitto di manipolazione del mercato, che punisce le condotte dolose idonee ad alterare il valore del mercato degli strumenti finanziari. Lo stesso prevede che "Chiunque diffonde notizie false o pone in essere operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro ventimila a euro cinque milioni. Il giudice può aumentare la multa fino al triplo o fino al maggiore importo di dieci volte il prodotto o il profitto conseguito dal reato quando, per la rilevante offensività del fatto, per le qualità personali del colpevole o per l'entità del prodotto o del profitto conseguito dal reato, essa appare inadeguata anche se applicata nel massimo".Tale previsione contiene una delle più rilevanti fattispecie penali finalizzate alla repressione della criminalità finanziaria, al fine di garantire il regolare controllo del mercato. Difatti l’importanza dello scambio degli strumenti finanziari ha indotto gli Stati e le entità Sovrastatali ad assumere un ruolo di regolamentazione dei mercati sempre più rilevante. Questi ultimi, se non adeguatamente controllati, sono suscettibili di gravi manipolazioni ad opera di quei pochi soggetti privilegiati (per posizione o capacità di movimentazione dei capitali), che possono influenzare a loro esclusivo vantaggio, le quotazioni. Il 14 novembre 2016 la Commissione Europea ha consegnato la decisione dell’Antitrust che sanziona le maggiori banche europee per aver manipolato l’EURIBOR, cioè il tasso in base al quale vengono calcolati gli interessi dei mutui e dei leasing a tasso variabile, in favore del ceto bancario. Vediamo cosa è successo nello specifico. Molte banche rispondono ad un sondaggio telefonico comunicando dei dati che concorrono a formare l’EURIBOR - per capirci meglio, il tasso di interesse a cui fa riferimento anche il mutuo delle nostre case. Ma nel 2005 la Banca Tedesca, quella Francese e quella Scozzese si sono accordate per comunicare dati che fossero favorevoli al sistema bancario, falsando gli indici che concorrono a formare l’EURIBOR, applicando, quindi un tasso di interesse variabile ai nostri mutui diverso rispetto a quello relativo all’andamento del mercato finanziario. Difatti dal 2005 al 2008 i tassi hanno avuto una impennata considerevole. Quello che molti non sanno è che se un giudice italiano prendesse atto dei provvedimenti europei e decidesse di mettere in discussione i tassi ricalcolandoli, potrebbe generare rimborsi ingenti a favore di tutti coloro che nel periodo di riferimento hanno acceso mutui sottoposti all’EURIBOR. In questo caso, ricadendo il tasso falsato sulle banche italiane, le stesse dovranno farsi rimborsare dalle banche europee artefici della manipolazione. A loro volta, i banchieri italiani, che, pur a conoscenza dei tassi manipolati non hanno avvisato i propri clienti, potranno essere condannati alla refusione degli interessi pagati dai cittadini su mutui, leasing e tutti i prestiti contratti legati a questo tasso. Sono milioni le famiglie italiane che tra il 2005 ed il 2008 hanno acceso mutui sottoposti ad un tasso di interesse variabile illegale; tutti soggetti suscettibili di essere rimborsati.

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di Avv. Olindo Paolo Preziosi

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