Meno limiti per il pagamento degli F24
Dal 3 dicembre 2016 le persone fisiche senza partita IVA possono pagare gli F24 in banca o alla posta anche oltre i 1.000 euro in contanti

Cambiano le regole per i versamenti di imposte e contributi previdenziali attraverso il modello F24: dal 3 dicembre 2016, infatti, le persone fisiche non titolari di partita IVA potranno effettuare versamenti superiori a 1.000 euro, per qualsiasi importo, attraverso F24 "cartacei" presso sportelli bancari o postali, a condizione che non vi siano compensazioni con altri crediti.
Dal 2014 e sino ad oggi non si potevano effettuare tali operazioni se il saldo finale della delega F24 era superiore a 1.000 euro, e il soggetto non titolare di partita IVA era dunque costretto a pagare tramite il servizio di home-banking, previa disponibilità dei fondi sul conto corrente. Con la nuova norma viene meno questo obbligo.
In presenza di compensazioni parziali con crediti (con saldo finale superiore a zero), invece, il contribuente senza partita IVA dovrà comunque effettuare il versamento telematicamente tramite home-banking. Se il saldo finale dell'F24 è zero si potrà pagare solo con servizi telematiici delle Entrate (Fisconline o Entratel), anche attraverso un intermediario abilitato, ad esempio il commercialista.
Resta invece l'obbligo di utilizzare il modello F24 telematico per tutti i soggetti titolari di partita IVA, a prescindere dalla compensazione con crediti, con la particolarità che se la compensazione è totale e il mod. F24 ha saldo pari a zero bisognerà ricorrere esclusivamente ai servizi telematici delle Entrate. Tale ultima eventualità riguarda dunque tutti i contribuenti, con o senza partita IVA.
Tornando al pagamento degli F24 cartacei allo sportello, esso potrà essere effettuato in contanti, con assegni postali, bancari o circolari, con vaglia bancari o postali, con carta Pagobancomat o Postamat.
Poichè sono arrivate delle segnalazioni su istituiti di credito che non accettano ancora queste nuove modalità di pagamento, si consiglia di insistere presso gli sportelli affinchè le transazioni vengano eseguite.
Dal 2014 e sino ad oggi non si potevano effettuare tali operazioni se il saldo finale della delega F24 era superiore a 1.000 euro, e il soggetto non titolare di partita IVA era dunque costretto a pagare tramite il servizio di home-banking, previa disponibilità dei fondi sul conto corrente. Con la nuova norma viene meno questo obbligo.
In presenza di compensazioni parziali con crediti (con saldo finale superiore a zero), invece, il contribuente senza partita IVA dovrà comunque effettuare il versamento telematicamente tramite home-banking. Se il saldo finale dell'F24 è zero si potrà pagare solo con servizi telematiici delle Entrate (Fisconline o Entratel), anche attraverso un intermediario abilitato, ad esempio il commercialista.
Resta invece l'obbligo di utilizzare il modello F24 telematico per tutti i soggetti titolari di partita IVA, a prescindere dalla compensazione con crediti, con la particolarità che se la compensazione è totale e il mod. F24 ha saldo pari a zero bisognerà ricorrere esclusivamente ai servizi telematici delle Entrate. Tale ultima eventualità riguarda dunque tutti i contribuenti, con o senza partita IVA.
Tornando al pagamento degli F24 cartacei allo sportello, esso potrà essere effettuato in contanti, con assegni postali, bancari o circolari, con vaglia bancari o postali, con carta Pagobancomat o Postamat.
Poichè sono arrivate delle segnalazioni su istituiti di credito che non accettano ancora queste nuove modalità di pagamento, si consiglia di insistere presso gli sportelli affinchè le transazioni vengano eseguite.
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