Mentori si diventa, non si nasce


E’ sufficiente essere detentore di know-how ed esperienza per potersi considerare un mentore? Forse no...
Mentori si diventa, non si nasce
Le figure di mentore, soprattutto nei progetti di integrazione generazionale, sono sempre più spesso presenti in azienda.
I sistemi di valutazione delle performance si stanno spingendo a considerare premiante non solo la crescita professionale individuale, ma soprattutto la capacità di far crescere i propri collaboratori.
E così, sia ai manager che alle figure in possesso di know-how tecnico specifico, viene sempre più spesso richiesto di svolgere anche un ruolo di mentore.
Il mentore è una figura di grande valore per l’azienda: è colui che promuove sviluppo ed assicura continuità rispetto al patrimonio di conoscenze da trasmettere di generazione in generazione. Troppo spesso, però, il ruolo si limita ad un semplice passaggio di consegne o alla trasmissione di competenze tecniche, che può risultare poco gratificante sia per chi le riceve che per chi le trasmette, rischiando valorizzare davvero poco tali figure. Vi domando: credete che basti possedere competenze tecniche per diventare un mentore? Io dico di no.
Diventare un mentore presuppone aver sviluppato un kit di competenze non banale e non scontato, che rende ricco di valore e significato il ruolo: capacità di ascolto, capacità di motivare e stimolare i progressi, capacità di feedback, capacità di individuare ed utilizzare il sistema di apprendimento dell'altro, capacità di definire obiettivi sostenibili e progressivi, e molto altro.
Queste competenze, associate al kow-how e all'esperienza, permettono al mentore di realizzare al meglio la sua reale nobile missione: contribuire alla crescita e allo sviluppo di un' altra persona, offrendogli il proprio sapere, con ritorni di soddisfazione sullo sviluppo dell'individuo e sui risultati di business. Avere la possibilità di essere un mentore, significa non disperdere anni ed anni del proprio lavoro, ma far sì che questo si propaghi e si moltiplichi nel tempo, e che persista anche oltre la propria permanenza in un'azienda.
L'invito alle aziende, è quello di fornire adeguata preparazione ai propri mentori su queste competenze, per poter dare supporto e sostegno alle persone che esercitano questo ruolo e massimizzare il valore del mentore ed il contributo che questo ruolo può offrire a sè stesso, alle persone cui sarà dedicato, e quindi all'azienda stessa.

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di Fabrizia Ingenito

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