Mercato Obbligazionario: quante occasioni!


Analizziamo la situazione economica odierna e scopriamo come muoverci di conseguenza
Mercato Obbligazionario: quante occasioni!

Gli aggressivi rialzi dei tassi e la successiva fase ribassista del mercato obbligazionario nel 2022 sono stati molto dolorosi per chi era già investito.

Ora le economie devono fare i conti con la coda lunga della crisi, ed è in atto un rallentamento delle principali economie occidentali.

Questo ovviamente è dovuto ad una politica restrittiva che le Banche Centrali hanno portato avanti per contrastare un’inflazione che aveva raggiunto la doppia cifra.

Una bella analisi su questo contesto e sulle opportunità economiche ce la spiega Gregory Peters.

Peters è il co-chief investment officer (responsabile delle strategie d’investimento) per PGIM Fixed Income (PGIM è il 14° gestore di investimento al mondo con circa oltre 1 Trilione di dollari in gestione).

Dalle sue analisi Peters rileva che vi sono periodi in cui sviluppi negativi possono essere positivi per il mercato. Storicamente non passa molto tempo tra la fine di un ciclo di inasprimento e l’inizio uno di allentamento della  (Banca centrale USA), con un intervallo medio di nove mesi negli ultimi quattro casi. In generale, i 12 mesi successivi alla fine dei cicli sono stati favorevoli per gli investitori obbligazionari.

L’impatto complessivo di tassi più alti e rischi crescenti è negativo per la crescita, ma una volta che i rendimenti raggiungono livelli elevati e l’economia inizia a rallentare, le obbligazioni possono risultare alquanto interessant.>

Secondo la loro analisi PGIM Fixed Income si dice fermamente convinta che le obbligazioni saranno protagoniste e che ci troviamo negli stadi iniziali di una nuova fase rialzista del mercato obbligazionario

E quindi?

Il mercatato obbligazionario in questo momento sta ancora scontando i forti rialzi dei tassi delle banche centrali e le quotazioni, rispetto al 2021, sono calate di molto.

Questo ci permette di comprare a sconto l’obbligazionario, attendendo che il taglio dei tassi da parte delle banche centrali inneschi la fase rialzista sopra citata da PMGI Fixed Income.

Ma quando le banche centrali taglieranno i tassi?

Beh, questa risposta non la sanno nemmeno le banche centrali che continuano a “navigare a vista”, studiando i vari dati (crescita, inflazione, tasso di disoccupazione, ecc.) in continua evoluzione.

Guardando però gli editori online di settore (come ad esempio MilanoFinanza.it e Finanza.com), non dovrebbero esserci ulteriori aumenti significativi dei tassi, la FED molto probabilmente manterrà i tassi invariati per il 2024 per poi iniziare il calo verso il 2025.

C’è poi chi è più fiducioso e crede che già a fine 2024 ci saranno i primi tagli e chi invece sostiene che i tagli si intravvederanno a fine 2025.

In conclusione, poco importa se sia 2024, 2025 o 2026. La cosa importante è che se abbiamo un obiettivo nel medio termine e delle disponibilità che possono essere utilizzate, nell’arco dei prossimi 3-4 anni il mercato obbligazionario potrà portare delle belle soddisfazioni agli investitori che ne approfitteranno.

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di ANDREA MICRANI

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