MIFID 2...


Dalla parte del cliente
MIFID 2...
Il 3 gennaio è entrata in vigore la nuova normativa MIFID II che prosegue il percorso della prima e ha come obiettivi: la tutela del risparmiatore, la creazione di mercati più integrati ed efficienti, una maggiore trasparenza e l’eliminazione di eventuali conflitti d’interesse.

I punti chiave sono: la consulenza come servizio di investimento, i test di adeguatezza e appropriatezza, la classificazione della clientela, gli obblighi informativi verso la clientela, la governance di prodotto, la trasparenza dei costi, la disciplina degli inducement, la best execution e le qualifiche professionali.

Rappresenta una rivoluzione dove, finalmente, il cliente viene messo al centro del sistema finanziario e gli viene data più attenzione in termini di consulenza, assistenza e trasparenza.

Con MIFID II crescerà l’efficienza dei player: case prodotto, banche e private banker. La prudent governance costringerà a effettuare analisi più accurate sui prodotti al fine di certificare l’idoneità rispetto alle esigenza del cliente, oltre al rapporto costo/beneficio.

Sarà accelerato il processo di crescita della consulenza, oggi ad appannaggio solo degli intermediari e dei clienti più evoluti. Penso a tutta quella fascia di clientela che oggi viene servita con un approccio di mero collocamento con prodotti "tradizionali" come obbligazioni bancarie, titoli di stato e conti deposito. Esistono modalità di gestione del patrimonio, più adeguate ed efficienti, che partono inevitabilmente da un`analisi delle esigenze e dalla definizione degli obiettivi, passano per l’elaborazione di una proposta personalizzata, all’interno di una architettura aperta e senza conflitti di interesse e terminano con il monitoraggio, nel tempo, dell’intero patrimonio mobiliare e immobiliare del cliente, mettendo il focus sul controllo del rischio.

La crisi finanziaria con i fallimenti bancari, i tassi a zero o negativi e la scomparsa dell’investimento free risk, hanno reso indispensabile un approccio di consulenza professionale, corretto e trasparente. MIFID II va in questa direzione.

È però indispensabile ed ora obbligatorio che i consulenti siano iper preparati e che vengano certificati per le loro competenze. E’ questo un altro punto di forza di MIFID II.

Solo gli intermediari più strutturati, con importanti capitali da investire in formazione e information technology potranno servire al meglio la propria clientela e fare la differenza sul mercato.

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di stefano massussi

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