Mifid II...Pronti, partenza, via!
Ancora profitti per il sistema bancario …o maggior tutela ed efficienza per i risparmiatori?

La nuova direttiva entrerà in vigore all’inizio del 2018; il sistema normativo imporrà nuove regole in tema di comunicazione sui costi applicati alla clientela ed una maggior aderenza al profilo di rischio dei sottoscrittori ai prodotti collocati dal sistema bancario.
Una sfida per il settore, che promette di rafforzare la competitività, con l’obiettivo di assicurare maggiore tutela ai risparmiatori soprattutto nei casi di investimento in prodotti strutturati e complessi.
L’intento è la trasparenza rispetto alle commissioni e questo auspicherebbe maggiore consapevolezza nel cliente che oggi non ha ben chiaro quanto costa il prodotto e quanto sia la commissione e il contenuto del servizio.
Ma il risparmiatore Italiano è pronto a questo cambiamento?
Il pensiero comune è che il nuovo modello invece di portare una maggiore consapevolezza verso prodotti con adeguato profilo di rischio, porterà molti risparmiatori alla ricerca di prodotti con bassi costi e scarsi contenuti, molti ritengono che sul mercato la maggioranza dei prodotti sono "cari" ma i risparmiatori non sanno che i prodotti del risparmio gestito hanno commissioni di gestione che mediamente sono tra l`1% per i prodotti obbligazionari e il 3% per quelli azionari con percentuali (di questa commissione) di circa il 66% a favore della banca collocatrice e il 34% a favore del gestore. Nella realtà questo problema diventa rilevante con la maggior parte dei gestori che non battono il benchmark, pertanto questa sarà un occasione per ripulire il mercato da operatori inefficienti e affermare il ruolo dei consulenti quali professionisti che mettono al centro il cliente "cuore centrale del loro lavoro".
La Mifid II si propone di tutelare il risparmiatore, ma desta molte preoccupazioni per gli operatori del settore; la prospettiva è una crescita della competizione sul fronte della qualità, considerato che il cliente potrà rendersi conto in maniera chiara del prezzo del prodotto e del servizio offerto, e poter mettere in discussione i costi che dovranno essere affiancati da una vera consulenza esente da conflitti di interesse che banche e promotori oggi hanno.
Una sfida motivante affinchè ognuno di noi offra una consulenza molto specialistica e di livello.
Una sfida per il settore, che promette di rafforzare la competitività, con l’obiettivo di assicurare maggiore tutela ai risparmiatori soprattutto nei casi di investimento in prodotti strutturati e complessi.
L’intento è la trasparenza rispetto alle commissioni e questo auspicherebbe maggiore consapevolezza nel cliente che oggi non ha ben chiaro quanto costa il prodotto e quanto sia la commissione e il contenuto del servizio.
Ma il risparmiatore Italiano è pronto a questo cambiamento?
Il pensiero comune è che il nuovo modello invece di portare una maggiore consapevolezza verso prodotti con adeguato profilo di rischio, porterà molti risparmiatori alla ricerca di prodotti con bassi costi e scarsi contenuti, molti ritengono che sul mercato la maggioranza dei prodotti sono "cari" ma i risparmiatori non sanno che i prodotti del risparmio gestito hanno commissioni di gestione che mediamente sono tra l`1% per i prodotti obbligazionari e il 3% per quelli azionari con percentuali (di questa commissione) di circa il 66% a favore della banca collocatrice e il 34% a favore del gestore. Nella realtà questo problema diventa rilevante con la maggior parte dei gestori che non battono il benchmark, pertanto questa sarà un occasione per ripulire il mercato da operatori inefficienti e affermare il ruolo dei consulenti quali professionisti che mettono al centro il cliente "cuore centrale del loro lavoro".
La Mifid II si propone di tutelare il risparmiatore, ma desta molte preoccupazioni per gli operatori del settore; la prospettiva è una crescita della competizione sul fronte della qualità, considerato che il cliente potrà rendersi conto in maniera chiara del prezzo del prodotto e del servizio offerto, e poter mettere in discussione i costi che dovranno essere affiancati da una vera consulenza esente da conflitti di interesse che banche e promotori oggi hanno.
Una sfida motivante affinchè ognuno di noi offra una consulenza molto specialistica e di livello.
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