Monitoraggio delle acque superficiali: il punto


Non sempre è chiaro quali siano gli obblighi e quali le procedure per un corretto monitoraggio delle acque superficiali
Monitoraggio delle acque superficiali: il punto
Ogni attività umana che influisce su di un corso d’acqua deve predisporre necessariamente dei controlli obbligatori. Non è infatti ammissibile che l’antropizzazione possa cagionare mutamenti alla condizioni fluviali, sia in termini di agenti inquinanti sia in termini di portata delle acque. Risulta quindi necessario negli svariati casi previsti dalla legge il monitoraggio delle caratteristiche idrologiche dei corsi d'acqua. Esso avviene innanzitutto attraverso le Misure di portata con l'impiego di mulinelli idrometrici (misure correntometriche) atti a determinare la velocità dei corsi d'acqua su più verticali di misura. Si passa poi alla ricostruzione del profilo degli alvei dei corsi d'acqua attraverso battuta del fondo rispetto al pelo libero con l'utilizzo di aste centimetrate. Per le misure a guado, la sezione di misura dovrà essere materializzata sul terreno mediante apposito segnale (picchetto, segno di vernice o riferimento a punto esistente). L’attrezzatura utilizzata per rilievi (schede tecniche nella figura successiva) prevede diverse configurazioni, in base all’accessibilità della sezione ed alle condizioni di sicurezza dell’operatore.
Parimenti importante è la parte del monitoraggio delle caratteristiche chimico fisiche delle acque superficiali e sotterranee mediante campionamento, determinazioni speditive con sonda multi parametrica e analisi in laboratorio accreditato. Per avere inoltre, un quadro completo dello stato del fiume è necessaria la determinazione dell'Indice di Qualità Biologica Fluviale mediante la definizione "ex I.B.E." (Indice Biologico Esteso) oggi STAR_ICMi, ossia un capillare controllo della fauna fluviale. Questa analisi fornisce una valutazione sullo stato degli ecosistemi fluviali tramite le "caratteristiche" della popolazione di macroinvertebrati bentonici.I taxa considerati nella classificazione presentano diversi gradi di sensibilità all’inquinamento chimico ed alla carenza di ossigeno, parallelamente a questa analisi si esegue monitoraggio dell’ittiofauna. Ossia l’analisi delle comunità ittiche dovrebbe fornire un contributo importante nel definire lo stato dei fiumi. Le comunità ittiche subiscono, infatti, modificazioni, talora eclatanti, in conseguenza dell’alterazione degli ambienti acquatici e ciò dovrebbe riflettersi in un "valore" di qualità ambientale basso. I campionamenti ittici sono di tipo qualitativo con raccolta di indicazioni di tipo semiquantitativo riferite alla tratta campionabile. L’indagine consente la definizione dell’elenco delle specie catturate mediante pesca elettrica con l’espressione comunque dei risultati in termini di indice di abbondanza (IA) al fine di consentire anche una stima relativa delle abbondanze specifiche nella tratta oggetto di campionamento.
L’analisi non si conclude con l’IBE; per valutare, infatti, correttamente l’impatto antropico su di un corso d’acqua è necessario determinare l'Indice di Qualità di un Ecosistema Fluviale mediante la definizione dell'I.F.F. (Indice Funzionalità Fluviale). l'IFF si effettua percorrendo tutto il tratto del fiume da analizzare dalla foce alla sorgente o semplicemente il tratto interessato dall’opera e compilando una scheda per ogni tratto omogeneo. La metodologia ha come obiettivo quello di valutare la funzionalità ecologica complessiva dell’ecosistema fluviale.
L’applicazione della metodica prevede la compilazione di schede comprensive di una parte iniziale relativa alle informazioni ambientali di corredo e di 14 domande, associate a 4 risposte predefinite, che riguardano le principali caratteristiche ecologiche di un corso d’acqua.

Sommando i punteggi parziali relativi ad ogni domanda si ottiene un punteggio di IFF caratteristico del tratto rilevato, che va da un valore minimo di 14 ad un valore massimo di 300.
Il punteggio finale viene poi tradotto in 5 Livelli di Funzionalità espressi con numeri romani e corrispondenti a diversi giudizi di funzionalità.

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di ing. Maurizio Avallone

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