No future for me
I Sex Pistols, l'errore di Cartesio e la Pensione

Stamattina in auto sentivo i Sex Pistols cantare "NO FUTURE, NO FUTURE FOR ME!!!". Stavo per unirmi al coro, ma mi è venuta in mente la pubblicità del burro salato a marchio "Country Life" a cui il loro cantante prestò la faccia nel 2008. A parte essere una divertente faccenda, molto punk indeed, mi sembra davvero contraddittorio che chi cantava quanto sopra si trovasse per una mera faccenda di soldi a mangiare una fetta di pane imburrato alla televisione. Sono diventato però cinico come un commerciante cinese su queste cose. Insomma...avrà avuto bisogno di soldi per vivere.
Questo aneddoto lascia il tempo che trova. Certo fa pensare a come la grassa pace occidentale ci ha abituati. Al nostro modo di pensare, orientato all'oggi. Alla dimenticanza di quello in cui saremo trasformati domani dal passaggio del tempo. Creature simili ai nostri nonni. Non si scappa.
Volendo puntare in alto su questo tema...molti pensatori illustri, soprattutto orientali, hanno criticato in vari modi il detto Cartesiano: "penso dunque sono". Riassumendo tomi su tomi (non me ne voglia qualche fine filosofo, ma devo rimanere nei 5000 caratteri), più che "penso dunque sono" al massimo posso dire "penso dunque esisto". "Sono" lo può dire qualcosa che non è soggetto al cambiamento. Noi "diventiamo" e al massimo, nella trasformazione assoluta di tutto quello che ci costituisce, "esistiamo".
Quello che siamo oggi non saremo. Quello che oggi è sostenibile domani forse non lo sarà più. Perché ciò che l'ha generato, un pensiero, una scelta, avrà preso altra direzione. Veloce come una metro.
A tal proposito, di questi giorni è lo scatto automatico dell'età pensionabile del nostro sistema previdenziale. Viviamo più a lungo quindi andiamo in pensione dopo (e con assegni più magri). Il sistema pensionistico italiano non era più sostenibile e andava "trasformato", come tutte le cose dotate di esistenza. Modificato perché invece di NO FUTURE, un futuro è molto probabile. Lungo e acciaccoso. Ce la fatta John Lydon che cantava così, figuriamoci noi.
Dalla bocca del suggeritore di questo piccolo spazio teatrale, questo scrivano vi consiglia di vedere l'orizzonte prossimo venturo della vita. Quello in cui non sarete in pensione, ma sarete troppo vecchi per lavorare come oggi. Quello in cui il fatto di continuare ad essere sarà un problema. Oggi e ribadisco oggi va affrontato questo quesito. Non solo facendovi il fondo pensione perché quello vi servirà quando sarete nella condizione beata di pensionati. Programmando oggi e pensando di costruirvi: una rendita intermedia per quando avrete 60 anni, capitali di risparmio indirizzati ed ancorati ad obiettivi SPECIFICI della vostra linea temporale, sottoscrivendo prodotti che magari vi sostengano davanti ad invalidità gravi che vi renderebbero inadatti al lavoro e quindi non più contribuenti INPS.
Vi lascio facendovi riflettere su quanto costano dieci anni di casa di riposo o dieci anni di badante. Informatevi. Fate due calcoli oppure cantate NO FUTURE FOR ME.
Questo aneddoto lascia il tempo che trova. Certo fa pensare a come la grassa pace occidentale ci ha abituati. Al nostro modo di pensare, orientato all'oggi. Alla dimenticanza di quello in cui saremo trasformati domani dal passaggio del tempo. Creature simili ai nostri nonni. Non si scappa.
Volendo puntare in alto su questo tema...molti pensatori illustri, soprattutto orientali, hanno criticato in vari modi il detto Cartesiano: "penso dunque sono". Riassumendo tomi su tomi (non me ne voglia qualche fine filosofo, ma devo rimanere nei 5000 caratteri), più che "penso dunque sono" al massimo posso dire "penso dunque esisto". "Sono" lo può dire qualcosa che non è soggetto al cambiamento. Noi "diventiamo" e al massimo, nella trasformazione assoluta di tutto quello che ci costituisce, "esistiamo".
Quello che siamo oggi non saremo. Quello che oggi è sostenibile domani forse non lo sarà più. Perché ciò che l'ha generato, un pensiero, una scelta, avrà preso altra direzione. Veloce come una metro.
A tal proposito, di questi giorni è lo scatto automatico dell'età pensionabile del nostro sistema previdenziale. Viviamo più a lungo quindi andiamo in pensione dopo (e con assegni più magri). Il sistema pensionistico italiano non era più sostenibile e andava "trasformato", come tutte le cose dotate di esistenza. Modificato perché invece di NO FUTURE, un futuro è molto probabile. Lungo e acciaccoso. Ce la fatta John Lydon che cantava così, figuriamoci noi.
Dalla bocca del suggeritore di questo piccolo spazio teatrale, questo scrivano vi consiglia di vedere l'orizzonte prossimo venturo della vita. Quello in cui non sarete in pensione, ma sarete troppo vecchi per lavorare come oggi. Quello in cui il fatto di continuare ad essere sarà un problema. Oggi e ribadisco oggi va affrontato questo quesito. Non solo facendovi il fondo pensione perché quello vi servirà quando sarete nella condizione beata di pensionati. Programmando oggi e pensando di costruirvi: una rendita intermedia per quando avrete 60 anni, capitali di risparmio indirizzati ed ancorati ad obiettivi SPECIFICI della vostra linea temporale, sottoscrivendo prodotti che magari vi sostengano davanti ad invalidità gravi che vi renderebbero inadatti al lavoro e quindi non più contribuenti INPS.
Vi lascio facendovi riflettere su quanto costano dieci anni di casa di riposo o dieci anni di badante. Informatevi. Fate due calcoli oppure cantate NO FUTURE FOR ME.
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