Non si può non comunicare e allora la tua comunicazione cosa comunica?

Non si può non comunicare e allora è molto meglio presidiare il processo della comunicazione in ogni suo dettaglio per evitare di incappare in situazioni non facilitanti.
A cosa è necessario fare attenzione?
Sappiamo che la comunicazione è un processo circolare e si sviluppa su due livelli.
1. Il contenuto e la relazione
Il primo livello è il contenuto, rappresenta il messaggio, il verbalizzato che esprime il concetto più o meno razionale che vogliamo far passare attraverso il linguaggio.
Con il linguaggio esprimiamo verbalmente il nostro pensiero e facilmente ne trasmettiamo solo una parte.
Manca sempre qualcosa, possiamo generalizzare un concetto, distorcerlo o cancellare delle informazioni importanti tutto questo al di fuori della nostra soglia di consapevolezza.
2. Il secondo livello è la relazione
La relazione è costituita dalla comunicazione non verbale, dalla metacomunicazione inseriti in un contesto specifico.
Quando facciamo attenzione alla metacomunicazione stiamo portando la nostra consapevolezza agli elementi che rendono la nostra comunicazione più o meno potente, più o meno impattante in termini di influenza: tono, timbro, ritmo e volume della voce, le pause ed i silenzi arricchiscono il nostro messaggio di emozioni.
Insieme alle micro espressioni e alla comunicazione non verbale, al movimento del corpo nello spazio, con sicurezza, timore, aggressività ecc., l'abbigliamento, lo sguardo, la postura, la prossemica.
Altro aspetto da considerare è Il contesto in cui ha luogo la comunicazione che non è rappresentata soltanto dalle parole e i loro significati ma anche dai fatti concomitanti. Il contesto fa si che il comportamento diventi comunicazione e tutta la comunicazione influenzi il comportamento.
Questo breve racconto lo spiega chiaramente
... in una casa di campagna visibile dal marciapiede esterno, un signore con la barba, striscia accoccolato per il prato tracciando degli otto mentre continua a guardarsi indietro e a fare ininterrottamente "qua qua qua"...
E' L'etologo Lorenz durante uno dei suoi importanti esperimenti con gli anatroccoli in cui si era sostituito alla loro madre. Era molto compiaciuto che i piccoli ubbidienti e precisi seguivano trotterellando il suo "qua qua qua" quando a un certo momento alzò gli occhi e vide una fila di volti allibiti affacciata sopra la siepe del giardino una intera comitiva di turisti lo guardava stupefatta, l'erba alta nascondeva gli anatroccoli e quello che vedevano i turisti era qualcosa simile ad un comportamento folle....
La comunicazione è una dimensione complessa, un processo circolare in cui non esiste più il trasmettitore o il ricevente ma esiste la relazione, per questo ti chiedo:
nella tua comunicazione fai più attenzione al contenuto o alla relazione?
L'efficacia della tua comunicazione si rileva dal feedback che ne deriva.
Se i segnali di ritorno ti stanno segnalando che devi presidiare qualcosa
ma non sai cosa
scrivimi!
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