Non solo bonus verde!
Il Legislatore offre un incentivo per la realizzazione di terrazzi e giardini. Ma non è l'unico modo per risparmiare sulla gestione del verde
Il Legislatore, da quest’anno, offre un incentivo per la realizzazione di aree verdi al fine di migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente delle nostre città. Si tratta di un contributo importante e innovativo per il panorama italiano ma che, come vedremo, non è l’unico modo per risparmiare nella gestione del verde.
Il bonus verde
Il bonus - introdotto con la Legge di bilancio 2018 - si manifesta sotto forma di un risparmio fiscale pari al 36% delle spese sostenute per la progettazione, la realizzazione, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione di giardini e terrazzi privati e condominiali. Lo sgravio fiscale è esteso anche agli impianti accessori quali, per esempio, pozzi e impianti di irrigazione, ed è valido anche per tetti verdi e giardini pensili. Il valore del bonus è detraibile nelle dichiarazioni fiscali dei 10 anni successivi l’intervento.
L'importo massimo su cui è possibile calcolare la detrazione al 36% è pari a 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Ciò significa che, nel caso di lavori su aree verdi condominiali, il tetto massimo per il quale si può godere della detrazione è pari a 5.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari condominiali (solo a uso abitativo). È interessante notare che il limite riguarda la singola abitazione e non è relativo al singolo proprietario il quale può quindi godere di un bonus per ognuna delle unità immobiliari - per esempio seconde case - di cui dispone.
In ogni caso è fondamentale che la spesa sia opportunamente tracciata e documentata. Per questo, tuttavia, è sufficiente che gli importi corrispondenti alle fatture da saldare siano corrisposti tramite bonifico.
I risparmi di una gestione professionale
Se il bonus verde è un elemento tangibile di risparmio, sebbene "spalmato" su un lungo periodo di 10 anni, vi è un altro modo per ridurre le spese relative alla gestione del verde, un modo che non richiede conferme legislative o interventi in sede di dichiarazione dei redditi.
In una recente giornata di studi organizzata dall’Associazione dei Comuni virtuosi ho presentato dati interessanti circa i risparmi che si possono ottenere andando a intervenire sulla programmazione della manutenzione. Ho dimostrato, numeri alla mano, che una progettazione attenta consente risparmi annui molto importanti, nell’ordine del 20-40%. Come? Intervenendo solo laddove necessario, progettando gli interventi di manutenzione straordinaria con la stessa attenzione e perizia tecnica che si adotta nel caso di nuove realizzazioni. Dal momento che nel "verde" si lavora con materiali vivi, occorre prevederne le modalità di sviluppo, l’adattabilità al giardino o al terrazzo, la risposta delle piante alle cure colturali (in particolare le potature).
E come sempre, una consulenza mirata e personalizzata, svolta nell’interesse esclusivo del Committente è il modo migliore per evitare conflitti di interesse che spesso caratterizzano i "costruttori" del verde.
Per maggiori informazioni consultate il mio sito www.lucamasotto.it
Il bonus verde
Il bonus - introdotto con la Legge di bilancio 2018 - si manifesta sotto forma di un risparmio fiscale pari al 36% delle spese sostenute per la progettazione, la realizzazione, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione di giardini e terrazzi privati e condominiali. Lo sgravio fiscale è esteso anche agli impianti accessori quali, per esempio, pozzi e impianti di irrigazione, ed è valido anche per tetti verdi e giardini pensili. Il valore del bonus è detraibile nelle dichiarazioni fiscali dei 10 anni successivi l’intervento.
L'importo massimo su cui è possibile calcolare la detrazione al 36% è pari a 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Ciò significa che, nel caso di lavori su aree verdi condominiali, il tetto massimo per il quale si può godere della detrazione è pari a 5.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari condominiali (solo a uso abitativo). È interessante notare che il limite riguarda la singola abitazione e non è relativo al singolo proprietario il quale può quindi godere di un bonus per ognuna delle unità immobiliari - per esempio seconde case - di cui dispone.
In ogni caso è fondamentale che la spesa sia opportunamente tracciata e documentata. Per questo, tuttavia, è sufficiente che gli importi corrispondenti alle fatture da saldare siano corrisposti tramite bonifico.
I risparmi di una gestione professionale
Se il bonus verde è un elemento tangibile di risparmio, sebbene "spalmato" su un lungo periodo di 10 anni, vi è un altro modo per ridurre le spese relative alla gestione del verde, un modo che non richiede conferme legislative o interventi in sede di dichiarazione dei redditi.
In una recente giornata di studi organizzata dall’Associazione dei Comuni virtuosi ho presentato dati interessanti circa i risparmi che si possono ottenere andando a intervenire sulla programmazione della manutenzione. Ho dimostrato, numeri alla mano, che una progettazione attenta consente risparmi annui molto importanti, nell’ordine del 20-40%. Come? Intervenendo solo laddove necessario, progettando gli interventi di manutenzione straordinaria con la stessa attenzione e perizia tecnica che si adotta nel caso di nuove realizzazioni. Dal momento che nel "verde" si lavora con materiali vivi, occorre prevederne le modalità di sviluppo, l’adattabilità al giardino o al terrazzo, la risposta delle piante alle cure colturali (in particolare le potature).
E come sempre, una consulenza mirata e personalizzata, svolta nell’interesse esclusivo del Committente è il modo migliore per evitare conflitti di interesse che spesso caratterizzano i "costruttori" del verde.
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