Norme di Sicurezza Antincendio per Uffici Multi Tenant e Smart Working


Nuove Normative di Sicurezza impongono Audit di Conformità accurati nelle sedi lavorative per decidere se mantenere in Smart Working o rientro in Sede degli operatori
Norme di Sicurezza Antincendio per Uffici Multi Tenant e Smart Working

 

La sempre più complessa ed articolata normativa che riguarda gli edifici civili a destinazione uffici richiede ai responsabili dei multi Tenant di essere aggiornati con scadenze sempre più ravvicinate circa la Conformità dei Componenti Edilizi, che a seguito dei recenti aggiornamenti della Direttiva PED si spingono ad interessarsi fino al semplice conduttore elettrico che fino a poco tempo fa era considerato la Cenerentola della Prevenzione Incendi.

Ne consegue la necessità di incaricare professionisti specializzati nel settore della Prevenzione Incendi di Edifici ad uso Uffici, che abbiano altresì competenze nei settori specialistici delle strutture antisismiche, o delle norme Igienico Sanitarie, nonché di natura Energetica, con il censimento degli apparati Energivori e conseguente Piano di Abbattimento dei Consumi.

Nel settore specifico della Prevenzione Incendi, per gli Uffici Multi Tenant si è sviluppata negli ultimi vent'anni una crescita esponenziale di obblighi normativi, che rende più difficoltoso progettare sulla base della normativa e non sulla base delle necessità funzionali.

Posto il corollario che gli edifici realizzati da non oltre '50 anni non debbano essere modificati strutturalmente, tuttavia lo stesso periodo non può essere applicato agli Impianti ed alle Attrezzature, per i quali recenti norme hanno definito vetusti e da sostituire o da revisionare, in periodi variabili dai 10 ai 20 anni, apparati di varia natura (rilevatori di fumo con oltre 12 anni dalla posa in opera, estintori con oltre 18 anni dalla fabbricazione, ecc.).

Posta una densità abitativa degli Uffici di 1 persona ogni 10 mq per le attività lavorative + 3 mq per i servizi, una densità di rilevatori di 1 rilevatore ogni 80 mq, una densità di estintori di 1 ogni 150 mq, e così via per i vari presidi antincendio ed igienico sanitari, ne consegue un investimento per ogni lavoratore che può variare da un minimo di €.2.600,00 (€.200/mq con interventi light) ad un massimo di €.13.000,00 (€.1.000/mq con interventi di media complessità) per salire di valore nei casi più complessi all’interno dei Centri Storici.

Si pensi, quindi, alle possibilità offerte dallo Smart Working, utilizzato in modo imperativo durante il periodo COVID, e ne consegue un nuovo modo di operare in cui la progettualità è focalizzata sull'individuo e sulla sua funzionalità e di conseguenza si devono poter attivare misure di controllo non previste dalle attuali normative e che per analogia con i Sistemi di Qualità chiameremo Audit di Conformità.

Il quesito che viene posto al Gruppo di Auditors è il seguente:

È adeguato alle norme Antincendio, Igienico-Sanitarie, Sismiche, ecc. il nostro Edificio che ospitava, prima del Lockdown, circa 600 persone?

Poiché l'impatto in aziende di grandi dimensioni può essere devastante, il gruppo di Auditors deve poter operare a livello apicale e sarà, quindi, necessaria l'istituzione di un Gruppo di lavoro Aziendale che si affianchi agli Auditors per supportarli in tutto e per tutto ciò che serve per condurre l'azione di verifica e conseguenti proposte di interventi.

Nelle costruzioni civili siamo stati abituati per oltre mezzo secolo a considerare le sole figure del Progettista, Direttore dei Lavori e Collaudatore, ma con recenti normative si sono aggiunte le figure del Verificatore del Progetto Esecutivo, del Responsabile del Procedimento, del Direttore dell'Esecuzione, ecc. con forte disaggregazione degli obblighi e delle responsabilità.

Passati i dieci anni di responsabilità per il costruttore, tutti gli attori danno un ultimo sospiro di sollievo, se nulla è avvenuto di grave che ne abbia coinvolto le figure in contenziosi, e portano al macero le relative documentazioni cartacee.

Ma al nostro Edificio, che più per rendita di posizione che per modalità costruttive, viene stimato parecchi milioni di euro e con tale valore entra a far parte di un Fondo Immobiliare, cosa è necessario adottare per mantenerne le funzionalità originarie? Per gli edifici di più recente costruzione è reso obbligatorio il Piano di Manutenzione dell'Opera che definisce le attività da eseguire per conservare l'Edificio nella sua originaria funzionalità.

Ma per gli edifici con oltre 20 anni di vita? Chi comunica al Multi Tenant del Fondo Immobiliare che alla stima redatta per inserire l'edificio nel Fondo vanno detratti almeno 1/3 del valore per opere di Miglioramento Antisismico, di Riduzione dei Consumi Energetici, di Adeguamento alle Norme Antincendio e delle Norme sulla Sicurezza dei Luoghi di Lavoro?

Con gli edifici ad uso uffici quasi vuoti, le verifiche di conformità possono essere svolte in modo più celere e speditivo, con costi minori e risultati eccellenti, e che seppure possano risultare invasivi (in buona fede) sono utili per poter rielaborare l'organizzazione aziendale ed oggi ancor più utili per progettare la ripresa delle attività in modo più efficiente.

Sono sempre i nostri Auditors che avranno lo sgradito compito di comunicare il conto della spesa per mantenere l'Edificio funzionale e conforme alle Norme di Sicurezza con tutti gli addetti/presenze in Sede. Saranno intimoriti da Consulenti incaricati al solo scopo di dimostrare che nulla deve essere fatto, e che l'Edificio può anche non avere le necessarie Uscite di Sicurezza, appellandosi a Norme Transitorie, Circolari di chiarimento, Decreti Dirigenziali, che valgono finché il firmatario di tali documenti è ancora in carica.

Ma i nostri Auditors sanno che devono andare avanti nella loro ricerca, perché su di loro ripongono la totale fiducia milioni di lavoratori del terziario che per oltre mezzo secolo sono stati considerati dal punto di vista del rischio meno di niente, ed oggi sono gli unici che con lo Smart Working stanno reggendo le sorti del Paese Italia.

Rientrare tutti in Sede o rimanere in Smart Working?

Se facciamo un rapido conto, tenuto conto che gli obblighi normativi crescono con il numero di persone presenti, se ne deduce che il risparmio sui costi di gestione ed ammodernamento della Sede di Lavoro, con una riduzione di almeno 300 operatori in Smart Working (per poter scendere sotto la soglia delle 300 persone in Sede), potrà essere ragguardevole lasciando ingenti risorse a disposizione per poter efficientare i Sistemi Informativi e la Connettività Internet e per implementare la Formazione Continua del Personale Operativo.

L’operato dei nostro Auditors sarà comunque utile per le trattative Sindacali, per le trattative con il Fondo Immobiliare per una revisione del Canone, per individuare infine il minimo degli Interventi da prevedere per l’adeguamento alle norme.

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di Ing. Sergio Serafini

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