Notifica cartella di pagamento via Pec, il costo non varia


Nonostante il ricorso sempre più ampio alla Pec rispetto a quello postale, gli addebiti a carico dei contribuenti non cambiano
Notifica cartella di pagamento via Pec, il costo non varia
Tutte le cartelle di pagamento contengono, oltre all’indicazione dei tributi da pagare, anche una voce fissa a carico del contribuente. Si tratta del diritto di notifica che, da quanto dice l’agenzia delle Entrate-Riscossione, remunera l’intera attività di notifica e non solo il servizio di spedizione per posta. A prevederlo è stato il Decreto Lgs 112/1999 che indicò la cifra di seimila lire e ne rimandò l’aggiornamento a successivi decreti ministeriali. L’importo attuale di 5,88 euro è stato fissato nel 2007 dal Dm del 13 giugno. Il diritto di notifica riguarda solo le cartelle e non altri atti come avvisi di intimazione e solleciti di pagamento.
Il periodo sperimentale delle notifiche via pec è partito nel 2013, è stato poi il Decreto Lgs 159/2015 ad allargare il campo di applicazione della Pec che, dal primo giugno 2016, è diventata lo strumento obbligatorio ed esclusivo per la notifica degli atti di riscossione destinati alle imprese individuali o costituite in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi ed elenchi.
Il Decreto Legge n. 193/2016, all’articolo 7-quater, commi 6-7 e 8 ha poi previsto che dal 1° luglio 2017 gli avvisi e gli altri atti ai contribuenti dovevano essere notificati tutti via posta elettronica certificata nei confronti di soggetti obbligati a disporre, per legge, di un indirizzo di posta elettronica certificata risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta elettronica certificata INI-PEC (e cioè imprese individuali o costituite in forma societaria e professionisti iscritti in albi o elenchi), soggetti per i quali non sussiste tale obbligo, ma ne abbiano fatto specifica richiesta (persone fisiche non esercenti attività d’impresa o professionale, associazioni, fondazioni, comitati, ecc).
Il ricorso sempre più ampio alla Pec per la notifica delle cartelle di pagamento, da parte prima di Equitalia e ora dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, non ha però portato alcun beneficio ai contribuenti che si vedono addebitati sempre gli stessi costi sia per l’invio tramite Pec sia attraverso il tradizionale sistema postale.

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di Studio Molinaro

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