Novembre e dicembre: incubo fiscale
L’attesa del Natale è segnata da un calendario dell’avvento ricco di scadenze fiscali da ricordare e di difficile comprensione
Quelli che tradizionalmente dovrebbero essere alcuni dei mesi più belli dell’anno si sono trasformati in vero e proprio incubo per famiglie e imprese. Pensando istintivamente a novembre e a dicembre, non viene più immediatamente in mente l’arrivo delle feste natalizie, ma purtroppo l’ennesima stangata delle tasse di fine anno. Il calendario dell’avvento si è trasformato in uno scadenzario ricco di scadenze e termini fiscali da rispettare e da capire.
Infatti, al problema di far quadrare il bilancio familiare o aziendale si aggiunge anche quello di stare al passo con le normative in materia fiscale in continua evoluzione e metamorfosi. Cosa non sempre facile per i non addetti ai lavori. E, a volte, difficile pure per noi, alle prese con delibere da approvare, decreti da convertire o non convertiti. Un puzzle fiscale che assomiglia sempre più a un gioco di incastri forzati piuttosto che a un disegno organico e definito.
Novembre e dicembre, dicevamo, sono i mesi durante i quali alcuni pezzi di tale puzzle vanno incastrati rendendo la gioia del Natale soltanto un bel ricordo affievolito nella memoria. Tra IMU, Tasi, Irap, Irpef e contributi vari non rimane più molto tempo per pensare ad altro come ad esempio, ai regali, quantitativamente sempre di meno e qualitativamente sempre meno importanti. La crisi comporta anche questo: una contrazione generalizzata della domanda di doni natalizi o della distribuzione dei regali aziendali e una riduzione della media di spesa per famiglie e imprese. La tredicesima, chi ce l’ha ancora, serve per pagare i finanziamenti, saldare o ridurre un eventuale debito e, soprattutto, pagare le tasse di fine anno.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono elencate tutte le scadenze fiscali divise mese per mese: quelle relative ai soli mesi di novembre e dicembre sono oltre 200!
Le più facili da ricordare sono le ultime rate di IMU e Tasi. Entrambi i saldi si devono pagare entro il 16 dicembre. In particolare, per quanto riguarda la Tasi, i contribuenti residenti nei Comuni che non hanno deliberato le aliquote della Tassa sui servizi indivisibili entro il 10 settembre scorso, si troveranno a dover versare acconto e saldo in un’unica soluzione. Per loro, inoltre, l’aliquota obbligatoria applicata è quella dell’1 per mille e non avranno alcuna possibilità di detrazione.
Passando all’Irap le cose si complicano. I titolari di partita Iva, sia soggetti agli studi di settore che quelli non soggetti agli studi di settore che presentano il modello Unico con pagamento rateale non maggiorato, devono pagare la sesta rata dell’imposta regionale sulle attività produttive entro il 17 novembre, accanto a quella dell’Irpef, addizionali varie, imposte sostitutive, oltre ad eventuali contributi di solidarietà, e altre sigle come Ivafe e Ivie. Le persone fisiche, le società semplici e le società di persone e soggetti equiparati devono invece versare, sempre entro il 17 novembre, la quarta rata delle imposte, Ires, Irpef e Irap oppure le imposte sostitutive. Alle società di persone, compete il dazio di Irap e saldo Iva, in base alle ultime dichiarazioni.
Il 17 novembre è anche il giorno ultimo per i versamenti periodici mensili e trimestrali dell’IVA, dell’invio delle dichiarazioni d’intento, e dei versamenti dei contributi Inps dei datori di lavoro, degli artigiani e dei commercianti. Sembra incredibile, ma il 25 novembre è il giorno in cui spicca solo una scadenza: la presentazione degli elenchi Intrastat mensili.
Si arriva così a dicembre, altro mese ricco, se non di regali, almeno di scadenze. Oltre ai saldi IMU e Tasi, bisogna ricordarsi di pagare la Tari, presentare i modelli Unici e 770 che hanno avuto diritto alla proroga, presentare i modelli Uniemens individuali e pagare le imposte di registro per i contratti di locazione che non godono del regime della "cedolare secca".
Tra le scadenze di fine anno, vanno annoverati anche i versamenti dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti, gli artigiani, i commercianti, i collaboratori (compresi quelli domestici, badanti e baby sitter)...
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutti i casi...anche ludici. Scade il 15 dicembre, infatti, il termine entro il quale le associazioni sportive dilettantistiche dovranno registrare i corrispettivi e i proventi realizzati.
Buon Natale!
Infatti, al problema di far quadrare il bilancio familiare o aziendale si aggiunge anche quello di stare al passo con le normative in materia fiscale in continua evoluzione e metamorfosi. Cosa non sempre facile per i non addetti ai lavori. E, a volte, difficile pure per noi, alle prese con delibere da approvare, decreti da convertire o non convertiti. Un puzzle fiscale che assomiglia sempre più a un gioco di incastri forzati piuttosto che a un disegno organico e definito.
Novembre e dicembre, dicevamo, sono i mesi durante i quali alcuni pezzi di tale puzzle vanno incastrati rendendo la gioia del Natale soltanto un bel ricordo affievolito nella memoria. Tra IMU, Tasi, Irap, Irpef e contributi vari non rimane più molto tempo per pensare ad altro come ad esempio, ai regali, quantitativamente sempre di meno e qualitativamente sempre meno importanti. La crisi comporta anche questo: una contrazione generalizzata della domanda di doni natalizi o della distribuzione dei regali aziendali e una riduzione della media di spesa per famiglie e imprese. La tredicesima, chi ce l’ha ancora, serve per pagare i finanziamenti, saldare o ridurre un eventuale debito e, soprattutto, pagare le tasse di fine anno.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono elencate tutte le scadenze fiscali divise mese per mese: quelle relative ai soli mesi di novembre e dicembre sono oltre 200!
Le più facili da ricordare sono le ultime rate di IMU e Tasi. Entrambi i saldi si devono pagare entro il 16 dicembre. In particolare, per quanto riguarda la Tasi, i contribuenti residenti nei Comuni che non hanno deliberato le aliquote della Tassa sui servizi indivisibili entro il 10 settembre scorso, si troveranno a dover versare acconto e saldo in un’unica soluzione. Per loro, inoltre, l’aliquota obbligatoria applicata è quella dell’1 per mille e non avranno alcuna possibilità di detrazione.
Passando all’Irap le cose si complicano. I titolari di partita Iva, sia soggetti agli studi di settore che quelli non soggetti agli studi di settore che presentano il modello Unico con pagamento rateale non maggiorato, devono pagare la sesta rata dell’imposta regionale sulle attività produttive entro il 17 novembre, accanto a quella dell’Irpef, addizionali varie, imposte sostitutive, oltre ad eventuali contributi di solidarietà, e altre sigle come Ivafe e Ivie. Le persone fisiche, le società semplici e le società di persone e soggetti equiparati devono invece versare, sempre entro il 17 novembre, la quarta rata delle imposte, Ires, Irpef e Irap oppure le imposte sostitutive. Alle società di persone, compete il dazio di Irap e saldo Iva, in base alle ultime dichiarazioni.
Il 17 novembre è anche il giorno ultimo per i versamenti periodici mensili e trimestrali dell’IVA, dell’invio delle dichiarazioni d’intento, e dei versamenti dei contributi Inps dei datori di lavoro, degli artigiani e dei commercianti. Sembra incredibile, ma il 25 novembre è il giorno in cui spicca solo una scadenza: la presentazione degli elenchi Intrastat mensili.
Si arriva così a dicembre, altro mese ricco, se non di regali, almeno di scadenze. Oltre ai saldi IMU e Tasi, bisogna ricordarsi di pagare la Tari, presentare i modelli Unici e 770 che hanno avuto diritto alla proroga, presentare i modelli Uniemens individuali e pagare le imposte di registro per i contratti di locazione che non godono del regime della "cedolare secca".
Tra le scadenze di fine anno, vanno annoverati anche i versamenti dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti, gli artigiani, i commercianti, i collaboratori (compresi quelli domestici, badanti e baby sitter)...
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutti i casi...anche ludici. Scade il 15 dicembre, infatti, il termine entro il quale le associazioni sportive dilettantistiche dovranno registrare i corrispettivi e i proventi realizzati.
Buon Natale!
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