Novità nel processo matrimoniale canonico


Abrogata la doppia sentenza conforme
Novità nel processo matrimoniale canonico
Con i due "motu proprio" "Mitis iudex dominus Iesus" e "Mitis et Misericors Iesus", Papa Francesco ha introdotto delle innovazioni rispettivamente sulle procedure previste dal Codice di diritto canonico della Chiesa latina e dal Codice dei canoni delle Chiese orientali.
Lo spirito di questa riforma è, come osservato dal Prof. Jeorge Horta Espinoza [1], Decano della facoltà di diritto canonico della Pontificia facoltà Antonianum, quello di promuovere la celerità dei processi sulla nullità matrimoniale aiutando i fedeli ad ottenere certezza sul proprio vincolo matrimoniale.

Al fine di ottenere questa celerità il punto fondamentale della riforma a parere della scrivente è quello dell’introduzione del principio di un'unica sentenza a sancire la nullità e l'eliminazione della doppia sentenza conforme.
Una volta ottenuta una sentenza affermativa dal Tribunale di primo grado infatti non sarà più necessario attendere, come avvenuto dai tempi di Benedetto XIV, la ratifica del Tribunale di Appello per considerare le nozze nulle.
Questo criterio rappresenta una svolta giusta e favorevole alle esigenze dei fedeli che hanno necessità di dissipare le tenebre del dubbio in merito al vincolo matrimoniale contratto.
Come osservato dal Prof. Jeorge Horta Espinoza, altri principi cardine, che animano il motu proprio sono:
- La pastoralità nel senso di una maggiore e reale vicinanza dei Vescovi ai fedeli che versano in una situazione così di sofferenza come il fallimento dell'unione coniugale.
- Una maggiore attenzione e professionalità da parte di tutti coloro che partecipano al processo tendente alla ricerca della verità.
La pastoralità e l'attenzione ai fedeli si rinvengono anche nella maggiore collaborazione richiesta ai fedeli laici.

Le nuove norme hanno dunque cercato di dare una risposta ai fedeli che in precedenza lamentavano la eccessiva durata e la difficile accessibilità allo strumento del processo canonico.
Processo di cui però il motu proprio ha confermato l'imprescindibilità a fronte dell'alternativa solo pastorale.
Il mantenimento dell'approccio giuridico si pone a salvaguardia del contraddittorio e dell'imparzialità che sono a fondamento del giusto processo.


[1] Convegno promosso dall’Associazione internazionale lateranense (AILAT) a Roma presso l’omonima università "Le litterae Motu proprio sulla riforma dei processi di nullità matrimoniale: una prima analisi" 13/10/2015.

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di Avv. Clara De Rosi

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