Nuova legge contro il caporalato


Approvata definitivamente la nuova legge contro il caporalato
Nuova legge contro il caporalato
Il caporalato è un fenomeno presente soprattutto nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia e consiste nel reclutare persone che vengono poi impiegate nei campi o nei cantieri edili. Solitamente si tratta di lavoratori in grande difficoltà economica e immigrati irregolari senza permesso di soggiorno i quali vengono sfruttati da parte dei cosiddetti "caporali".

Con tutti i voti favorevoli e nessuno contrario, la Camera ha approvato in via definitiva il 18 ottobre 2016 la nuova legge contro il caporalato.

Molte le novità introdotte nel nuovo disegno di legge che ha previsto pene più dure per i caporali, indennizzi per le vittime e un piano di interventi per l’accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali. Anche i datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sfruttamento saranno sanzionati.

Il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro è punito con la reclusione fino a sei anni e con la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato. Se poi i fatti sono commessi mediante violenza e minaccia, la pena aumenta da sei a otto anni di carcere e la multa fino a 2.000 euro.

Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato: "Lo Stato risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. C’è tanto lavoro da fare e una legge da sola non basta, ma la direzione che abbiamo tracciato è inequivocabile. Dobbiamo lavorare uniti per non avere mai più schiavi nei campi".

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di Studio Molinaro

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