Nuove regole per il “COMPRO ORO”


Cambia la normativa sia per chi acquista che per chi vende oggetti preziosi
Nuove regole per il “COMPRO ORO”
Il Dlgs n. 92 del 25.05.2017, in vigore dal 5 luglio scorso, ha previsto una serie di nuove disposizioni per l'esercizio dell'attività di "compro oro"; si tratta di un provvedimento fatto su misura per questa tipologia di attività che prevede più procedure atte a porre in essere un vero e proprio censimento non solo in generale delle attività commerciali ma, nello specifico, di ogni singolo oggetto prezioso acquistato dal commerciante in oro.
Prima dell’entrata in vigore del Dlgs 92/2017 non vi erano particolari adempimenti per svolgere questa attività se non l’ottenimento della licenza per la vendita di oggetti preziosi e la tenuta di un registro delle operazioni giornaliere relative alle cose antiche o usate nel cui ambito vanno ricompresi anche i preziosi usati da esibire agli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza ad ogni eventuale richiesta.
Con l’entrata in vigore di questo decreto, nato per il contrasto al riciclaggio ed alle relative attività criminali, nascono una nuova serie di adempimenti.
I principali sono:
1) l’istituzione di un Registro degli operatori compro oro professionali ed il relativo obbligo per gli operatori professionali dell’iscrizione a tale registro;
2) l’abbassamento della soglia da 1.000 € a 500 € nell’uso del contante per questa tipologia di attività;
3) l’obbligo dell’apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente alle operazioni di compro oro;
4) l’obbligo di identificazione del cliente e di mantenimento del materiale fotografico (due fotografie) per l’identificazione dell’oggetto;
5) L’istituzione di pesanti sanzioni in caso, ad esempio, di mancata iscrizione a tale registro.
Tutto nasce in nome del contrasto all’illegalità, ma il punto a sfavore della nuova procedura è che l’istituzione del nuovo registro pare non abbia sostituito quello già in essere (quello cartaceo, richiesto dalla Polizia di Stato, ovvero dalla Questura competente sul territorio) ma va ad incrementare la macchina burocratica creando l’aggiunta di una serie di nuovi ulteriori adempimenti.

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di Studio Molinaro

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