Nuovo attentato all’informazione
Giornalista identificato ed allontanato dalla Polizia, per aver tentato di fare qualche domanda all’ex Premier Matteo Renzi
La "Carta dei Doveri", qualifica la cronaca come "obbligo inderogabile" del giornalista al racconto della verità, considerando gli organi di informazione l’anello di congiunzione tra il fatto e la collettività. Essi consentono ai cittadini l’esercizio di quella sovranità che secondo la Carta Costituzionale "appartiene al popolo": difatti una informazione che ostacola, occulta o distorce la realtà dei fatti ne impedisce il consapevole esercizio.
Benvero, affinché il giornalista adempia a tale obbligo, è necessario che venga instaurata una relazione esclusiva, diretta ed immediata tra la collettività ed il fatto oggetto di informazione.
Anche Matteo Calì, giornalista de ilsitodifirenze.it, venuto a conoscenza della presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Palazzo Vecchio a Firenze, per presentare la nuova legge sul cinema, in occasione dell’anteprima mondiale del film Inferno di Ron Howard, avrebbe voluto adempiere all’obbligo sancito dalla "Carta dei Doveri", motivo per il quale si è recato, al termine della presentazione, nei pressi del corteo presidenziale per provare a strappargli qualche dichiarazione.
Peccato che, nonostante le guarentigie costituzionali, l’iniziativa sia stata considerata alla stregua di un tentativo di lesa maestà, visto che al giornalista fiorentino, dopo oltre 45 minuti di attesa, veniva chiesto di allontanarsi di qualche metro, per poi essere "piantonato" da due agenti di polizia in borghese che, all’arrivo dell’auto che trasportava Agnese Renzi, lo hanno invitato ad andare via.
Matteo Calì, è stato identificato ed allontanato dalla Polizia, per aver tentato di fare il suo lavoro, cioè di assolvere a quell’obbligo di informazione costituzionalmente garantito che ne legittima l’esercizio.
Benvero, affinché il giornalista adempia a tale obbligo, è necessario che venga instaurata una relazione esclusiva, diretta ed immediata tra la collettività ed il fatto oggetto di informazione.
Anche Matteo Calì, giornalista de ilsitodifirenze.it, venuto a conoscenza della presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Palazzo Vecchio a Firenze, per presentare la nuova legge sul cinema, in occasione dell’anteprima mondiale del film Inferno di Ron Howard, avrebbe voluto adempiere all’obbligo sancito dalla "Carta dei Doveri", motivo per il quale si è recato, al termine della presentazione, nei pressi del corteo presidenziale per provare a strappargli qualche dichiarazione.
Peccato che, nonostante le guarentigie costituzionali, l’iniziativa sia stata considerata alla stregua di un tentativo di lesa maestà, visto che al giornalista fiorentino, dopo oltre 45 minuti di attesa, veniva chiesto di allontanarsi di qualche metro, per poi essere "piantonato" da due agenti di polizia in borghese che, all’arrivo dell’auto che trasportava Agnese Renzi, lo hanno invitato ad andare via.
Matteo Calì, è stato identificato ed allontanato dalla Polizia, per aver tentato di fare il suo lavoro, cioè di assolvere a quell’obbligo di informazione costituzionalmente garantito che ne legittima l’esercizio.
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