Occorre che TU ci metta…più AMORE!
A chi è solito leggere i miei articoli, che di tanto in tanto pubblico, è abituato a leggere dati scientifici o riferimenti ad autori che hanno rappresentato momenti storici del mondo psicologico.
Questa volta, più che un articolo, sento di voler scrivere personalmente a te che mi leggerai se ne avrai voglia, ecco perché ti suggerisco di farlo!
Mi rivolgo a TE che trascorrerai un Natale insolito, probabilmente in solitudine lontano da tutti i tuoi affetti perché non ti lasciano partire dall’altra parte del mondo ovunque tu sia.
A te attaccato al respiratore all’interno dell’ospedale. E poi a te che sarai distante dalla tua dolce metà sul piano fisico.
Continuando mi rivolgo a te che sei un genitore e tuo figlio è distante o a te figlio che hai il genitore lontano. Insomma, a te che stai soffrendo a causa di un virus che ha trasformato la tua esistenza…
Come non poter citare TE già carico di sofferenza a causa del tuo malessere di nome Alzheimer, ma ora la tua sofferenza è amplificata dalla mancanza di baci e abbracci che pur rappresentando la cura per la tua malattia ti dicono che ne devi fare a meno.
Non finisce qui, se necessiti di cure ospedaliere te ne devi privare e cercare di fare tutto a domicilio sperando di avere i soldi per pagare le visite mediche private tanto costose. Sempre che tu risieda nella tua casa. Mentre se vivi in una RSA i tuoi cari non vogliono riaverti in casa e ti riprendono, forse, senza la giusta accettazione come ci insegna Carl Rogers patriarca del Counseling e quindi ti senti un peso indesiderato.
Insomma sei in vita ma che vita? Quale sarebbe la giusta casa per te in un periodo così difficile? Suppongo ti senta sempre più confuso e smarrito e ti chiederai come mai il con-tatto improvvisamente manca nella tua esistenza.
A differenza di tanti altri è difficile spiegartelo poco probabile che tu possa comprendere perché ti nutri di sentire e di tatto, di sguardi e di contatto, di respiro che si fonda nel respiro del tuo affetto più caro.
Ma chi si avvicina a te ora indossa una mascherina coprendo la gran parte del volto e le sue mani sanno di lattice che seppure provi a stringerle non ti trasmettono quelle sensazioni alle quali eri abituato…Cosa accade dunque?
- Quanti cambiamenti.
- Quanto dolore per chi soffre di una malattia indescrivibile ed inesistente per i politici e lo Stato. Per una malattia del fai da te!
- Cosa sente il tuo familiare nel doverti stare distante? E nel vivere un momento cosi difficile assumendosi anche il carico di decisioni difficili e talvolta non sempre facili o corrette?
• Il “male” va accettato,
• la sofferenza va accettata,
• i momenti difficili vanno accettati, ma questo non significa che non si possa nello stesso modo accedere alla gioia.
• L’amore è cura.
• Il male è cura.
Quando incontri qualcuno offrigli cura, attenzione, ascolto anche attraverso piccole cose: un sorriso, un augurio, uno sguardo, una parola di speranza. Dona amore ogni volta che puoi in modo incondizionato, senza aspettative.
Gli ultimi commenti che ho sentito da diverse persone in questi ultimi giorni sono stati i seguenti: “Non ho voglia che arrivi Natale”, “Non voglio regalare niente a nessuno quest’anno”, “Non è vita…” ecc…
Vero, tutto vero! Ognuno di questi commenti ha una sua ragione di esistere. Però, ribadisco però, se pensiamo che dietro questi commenti c’è uno stato di buona salute o di possibilità di festeggiare, seppure in minima parte il Natale ecco, sii fiero di te stesso.
Allora esagera e dona Amore incondizionato. Innamorati ulteriormente di te stesso/a, ama la vita abbondantemente, dona amore a chi soffre regalandogli un momento gioioso. E’ questo il tempo in cui OCCORRE CHE TU CI METTA …Più AMORE!
Scrive James Hillman: “Spesso siamo così preoccupati di scoprire la ragione di quello che ci è accaduto e ad esso trovare una soluzione nell’immediato futuro che ci siamo resi incapaci di assaporare la bellezza del vento”.
Il presente è l’unico periodo di tempo di cui hai possesso solo tu puoi decidere cosa farne se gioire e stare nell’azione oppure lamentarti e stare nella tristezza. Ricorda: i pensieri tristi e negativi influenzeranno il tuo corpo e così per il corpo sarà più semplice provare tristezza che gioia. Tuttavia in una specie di spirale viziosa sarà il corpo a ri-generare pensieri tristi. Sostanzialmente se il tuo atteggiamento mentale è orientato alla negatività, diventerai vorace di stati depressivi e avvertirai il tuo corpo come bloccato.
Gandhi scrisse: “Sii il cambiamento che desideri nel mondo”. Prendi esempio da chi soffre più di te e va avanti!
E ora respira, abbracciati, ascolta il tuo corpo potrà svelarti un’infinità di vibrazioni e immagini se saprai darti valore. Muoviti cammina seppure dentro casa, guardati allo specchio e prendi consapevolezza che non sei solo, sei in compagnia della persona più importante in questa vita …TE STESSO… Dunque, amati ed esagera, amati ogni giorno e ogni momento, perché OCCORRE CHE TU CI METTA…Più AMORE!
Posso insegnarti la via all’amore ed essere la tua guida.
Contattami attraverso la email oppure su skipe o whatsapp al numero 3934482694.
Ti aspetto!
Dott.ssa Aurelia Gagliano
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