Orientarsi nella Consulenza Finanziaria (2^)


Come riconoscere la Consulenza che tutela i tuoi interessi e diventare investitori consapevoli
Orientarsi nella Consulenza Finanziaria (2^)
Faccio seguito al mio articolo precedente in cui concludevo dicendo che un intermediario (Sim, Banca, Posta, Compagnia di Assicurazione, etc.) che propone al cliente prodotti di terze Società oltre ai propri della casa, non vuol dire sia indipendente ma solo che ha preso accordi con alcune terze Società per prodotti già confezionati (es. gestioni patrimoniali multimanager, gestioni multibrand, unit linked, etc.) o per distribuire solo alcuni fondi e sicav di alcune terze Società.

La differenza tra operare nella "non indipendenza" o nell’indipendenza è abissale, come lo è anche operare in conflitto d’interessi o in assenza di conflitto d’interessi, ovvero promuovere e distribuire prodotti del proprio intermediario o di terze Società con le quali lo stesso ha preso accordi, quindi prodotti con il marchio dell’intermediario.

Altra cosa invece è comporre soluzioni selezionando liberamente i migliori Fondi e Sicav sul panorama mondiale da ciascuna delle più prestigiose Società di Gestione Internazionali, non avendo l’intermediario nemmeno un prodotto proprio da proporre e vendere.
Quindi la soluzione viene direttamente sottoscritta con la Società di Gestione prescelta per l’investimento con assegno non trasferibile intestato alla stessa, non porta il marchio dell’intermediario. Il cliente ha quindi rapporti diretti con la Società di Gestione e non con l’intermediario, presso il quale è semplicemente registrata l’operazione.

In questo caso, a fianco del cliente c’è un medico che protegge e tutela i suoi interessi sotto ogni punto di vista e che pianifica una soluzione scegliendo liberamente il meglio sul panorama internazionale avendolo interamente a disposizione, sulla base delle esigenze, preferenze e profilo del cliente.
Il Medico infatti sceglie liberamente i farmaci più adatti per il suo paziente tra tutte le case farmaceutiche esistenti.

Dall’altra parte c'è un farmacista che apre il cassetto del suo negozio e sceglie per il suo cliente tra i prodotti confezionati a disposizione, operando quindi in conflitto d'interesse.
Infatti il farmacista si limiterà al prodotto più costoso piuttosto che prossimo alla scadenza, a un farmaco legato alle case farmaceutiche con cui ha preso accordi e che può andar bene un po' a tutti, dalle persone più giovani a quelle più in là con gli anni, il tutto senza addentrarsi nello specifico del sintomo o della patologia della persona che ha di fronte per trovare la cura più adatta.

Del resto anche se il farmacista cercasse di capire per esempio che tipo di emicrania ha la persona che si rivolge a lui (consulenza), non avrebbe poi né le competenze necessarie per poter valutare il farmaco mirato e specifico per quel tipo di patologia, né avrebbe comunque a disposizione tutte le case farmaceutiche per poterlo fare.

Il "medico" invece avendo le competenze nonchè piena libertà di scelta, prima fa un'anamnesi completa fatte di domande ai fini di individuare il tipo di emicrania, se cronica, ciclica, a che ora di solito si presenta, con che tipo di dolore si manifesta, etc.
Solo dopo aver raccolto queste informazioni (consulenza) prescrive la cura specifica e migliore per il suo paziente, spaziando liberamente tra tutte le case farmaceutiche selezionando farmaci mirati per quel tipo di emicrania.

Mai come negli ultimi anni gli operatori del sistema si stanno sempre più uniformando in un'unica categoria, quasi tutti si definiscono "consulenti finanziari" anche "indipendenti". Di fatto sta cambiando il nome della categoria ma la sostanza è rimasta fondamentalmente quella di prima, si sono semplicemente ampliati gli accordi con terze Società, i prodotti sono sempre confezionati e non personalizzati, ma siamo ben lontani dall’avere a disposizione l’intero panorama mondiale e comporre soluzioni invece che vendere prodotti.

Anche perché come è possibile che una Banca, una Sim e quindi un promotore, consulente finanziario, private banker di uno qualsiasi degli intermediari, faccia consulenza non di parte se ogni intermediario distribuisce prodotti propri e alcuni prodotti di terzi sotto il proprio marchio e nome?

Proprio per questo esiste il Consulente Super Partes, sopra le parti, che supervisiona i prodotti e le proposte di tutti gli Intermediari Finanziari affinchè il cliente possa acquistare consapevolezza, tramite sviluppo di analisi finanziarie e Check Up Comparativi, di come il proprio Intermediario di fiducia sta trattando i suoi risparmi e le sue risorse finanziarie.

Articolo del:


di M. Giovanna Sammatrice

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