Ottimizzare il lavoro con il PART-TIME CICLICO


Il part-time ciclico o multiperiodale è poco conosciuto. Può rivelarsi lo strumento vincente per ottimizzare l'organizzazione del lavoro
Ottimizzare il lavoro con il PART-TIME CICLICO
Capita spesso in azienda di avvertire la necessità di maggiore forza lavoro, ma solo per brevi e precisi periodi dell'anno. Si tratta dei cosiddetti "picchi", siano essi legati alla produzione o alla vendita.
In tali occasioni, oltre al classico ricorso al lavoro a termine, potrebbe essere applicata, con maggiore soddisfazione delle parti, la soluzione del part-time ciclico.

Si tratta di un particolare modello di lavoro a tempo parziale, non basato sul canonico concetto di orario settimanale ridotto, ma sul concetto di distribuzione dell'orario annuale.

Potrebbe, ad esempio, instaurarsi un contratto part-time per 1248 ore annue (una media di 24 ore settimanali) costituito da un periodo di 4 mesi full-time (40hh/settimana) ed il restante periodo di 8 mesi part-time (16hh/settimana). Inoltre è anche possibile prevedere mesi di non lavoro, senza che si interrompa il contratto part-time.

Tale modulazione del contratto presenta numerosi vantaggi, come permettere il turn-over delle ferie, senza traumi, utilizzando solo personale già formato, fidelizzato ed a tempo indeterminato, ma anche la possibilità di gestire chiusure stagionali, riducendo il rischio di perdere il personale.
Per la sua instaurazione valgono tutte le specificità del contratto di lavoro a tempo parziale, ed in tal senso il contratto deve chiaramente individuare i vari cicli lavorativi.
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di Andrea Marcianò

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