Outlook dei mercati 2018
Riflessioni sui mercati per il 2018
Il 2017 è proseguito dietro toni entusiasti, grazie principalmente ai dati di crescita economica. Condizioni monetarie accomodanti e ritrovata fiducia hanno però spinto le economie di tutto il mondo a perder l'incentivo ed implementare riforme strutturali. Questo nonostante le analisi, che vedono il programma di riforme nei diversi Paesi (specie in Eurozona) che non ha compiuto alcun progresso, né sono stati fatti significativi passi avanti sul fronte dell'unione fiscale. Addirittura in Europa la chiave della tenuta economica sembra esser ora in mano all’Italia, alla sua instabilità politica e alla sostenibilità del suo debito, mentre dall'altra parte dell'oceano l'economia statunitense ha esibito un buon andamento, registrando addirittura un'accelerazione nel secondo semestre 2017.
Per gli USA sarebbe il nono anno di crescita ininterrotta. Finora è stato un ciclo a debole velocità e non si registrano eccessi tali da preannunciarne una fine imminente.
Le stesse considerazioni valgono a maggior ragione per l’Eurozona che ha ripreso a crescere solo dal 2013.
Ancora più indietro le economie emergenti che hanno agganciato il ciclo globale solo nel 2017, dopo lo stallo necessario per digerire il 2000.
Ma la grande corsa di questi anni riduce ora le opportunità di apprezzamento, soprattutto nei mercati a reddito fisso, nei quali i rendimenti restano sotto lo zero o appena positivi. Per questo motivo, sarà difficile individuare un investimento nel quale parcheggiare o dimenticare i propri risparmi e un’asset allocation buona per tutto l’anno. Diventa anzi più determinante il ruolo della gestione attiva.
Per gli USA sarebbe il nono anno di crescita ininterrotta. Finora è stato un ciclo a debole velocità e non si registrano eccessi tali da preannunciarne una fine imminente.
Le stesse considerazioni valgono a maggior ragione per l’Eurozona che ha ripreso a crescere solo dal 2013.
Ancora più indietro le economie emergenti che hanno agganciato il ciclo globale solo nel 2017, dopo lo stallo necessario per digerire il 2000.
Ma la grande corsa di questi anni riduce ora le opportunità di apprezzamento, soprattutto nei mercati a reddito fisso, nei quali i rendimenti restano sotto lo zero o appena positivi. Per questo motivo, sarà difficile individuare un investimento nel quale parcheggiare o dimenticare i propri risparmi e un’asset allocation buona per tutto l’anno. Diventa anzi più determinante il ruolo della gestione attiva.
Articolo del: