P.I.V. - Principi Italiani di Valutazione


Integrando le previsioni del vigente Codice Civile, dettano delle linee guida per tutti i professionisti che operano nel mondo delle valutazioni
P.I.V. - Principi Italiani di Valutazione
Nel mese di Luglio dell’anno 2015, l’Organismo Italiano di Valutazione (O.I.V.) ha emesso i Principi Italiani di Valutazione.

I PIV sono dei nuovi criteri vigenti a livello nazionale, che integrando le previsioni del vigente Codice Civile, dettano delle linee guida per tutti i professionisti che operano nel mondo delle valutazioni.

Le valutazioni interessate riguardano la valutazione di immobili, aziende, strumenti finanziari, impianti, macchinari, marchi e brevetti.

E’ obbligatorio la loro attuazione a far data dal 1° Gennaio 2016 e le finalità dei PIV è quello di elevare il livello standard, in termini di qualità delle valutazioni.

Nello specifico danno una garanzia di maggiore affidabilità riguardante l’utilizzatore finale, rendendo più intellegibili le stime redatte ed effettuate attraverso la definizione di un metodo, in quanto l’esperto deve predisporre, per i beni materiali e immateriali oggetto di stima, una valutazione qualitativamente apprezzabile.

Vediamo ora di analizzare gli ambiti di applicazione dei PIV, che, come vediamo, sono molteplici e nei contesti più disparati.

Precisamente i PIV riguardano:
1) Valutazioni di azienda o di singoli beni anche in ambito di procedure concorsuali.
2) Valutazioni di aziende o quote azionarie nel contesto delle operazioni straordinarie ovvero di operazioni di M&A.
3) Valutazioni richieste dal Codice Civile in numerose fattispecie, quali: conferimento beni per aumenti di capitale, recesso del socio, trasformazioni societarie, fusioni societarie.
4) Valutazioni richieste a supporto dell’apprezzamento di attività o passività per la definizione del bilancio di esercizio.
5) Valutazioni a supporto dell’Impairment Test per le aziende che adottano gli IAS.
6) Valutazioni di beni utilizzate in ambito assicurativo.
7) Valutazioni in campo immobiliare e delle costruzioni.
8) Valutazioni effettuate ai fini fiscali.
9) Esame e valutazione di Business Plan aziendali.
10) Valutazioni di azioni di società, in generale quotate, da patte di analisti finanziari.

Il lavoro del Professionista incaricato alla stima, seguendo i nuoni PIV, deve avere la seguente cronologia di intervento:
a) Valutazione
b) Parere valutativo
c) Calcolo valutativo

Pertanto, il lavoro che il Professionista svolge a livello valutativo, sfociando in una stima, riguardano i temi riguardanti i conferimenti, le fusioni, le scissioni, le trasformazioni, gli aumenti di capitale sociale, il recesso del socio, ecc..

Diversamente ai precedenti sistemi valutativi, i Principi Italiani di Valutazione, si orientano, come nel mondo anglosassone, partendo dalla costruzione di un Rendiconto Finanziario, il quale deve essere il punto di partenza per lo sviluppo del lavoro valutativo.

Il Rendiconto Finanziario sarà oggetto di un successivo approfondimento, in quanto, il nostro sistema fiscale, tributario e civilistico viene preso come base per ogni analisi economico-finanziaria delle realtà prese in esame.

Poiché si tratta di criteri non cogenti, l’auspicio dell’O.I.V. (Organismo Italiano di Valutazione) è che tutte le associazioni professionali chiedano di uniformarsi ai PIV, come del resto anche già molti Tribunali italiani obbligano allo svolgimento delle perizie con i nuovi PIV.

I PIV sono coordinati agli IVS (International Valuation Standards) e saranno oggetto di aggiornamento e integrazione ogni due anni, come avviene per gli IVS.

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di Dott. Enrico Buchignani

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