PAC: investire e risparmiare un po’ per volta


Cosa sono i piani di accumulo? Possono essere utili per gestire al meglio il proprio patrimonio?
PAC: investire e risparmiare un po’ per volta
Cos’è un PAC?
Il PAC, piano di accumulo di capitale, è, come dice il termine stesso, una modalità di risparmio o investimento che consente al risparmiatore di accedere all’investimento poco per volta, a cadenze regolari e con un importo predefinito.

Quanto dura un pac?
La durata del piano di accumulo è flessibile e la si può decidere al momento della sottoscrizione, in funzione dei propri obiettivi e necessità.

Quanto versare mensilmente?
La scelta di quanto versare mensilmente (o bimensilmente, trimestralmente, ecc) è libera e dovrà essere definita in funzione della propria capacità di risparmio e dei propri obiettivi.

A cosa serve il pac?
Il pac ha una duplice funzione:
1. È una modalità ottima per "cumulare" risparmio poco per volta, dal momento che questa regolarità fa sì che il capitale complessivo cresca in modo graduale:
100 euro mese, per 10 anni, sono 12.000 euro
200 euro mese, per 10 anni, sono 24.000 euro
Sono calcoli banali, ma consentono di capire la forza di un piccolo risparmio mensile, per raggiungere senza ansia gli obiettivi che ci si è prefissati.
2. È un’ottima modalità di investimento, perché consente di ridurre i rischi legati ad una errata scelta del timing (momento di ingresso sui mercati) e limitare l’aspetto emotivo degli investimenti.
Uno dei rischi maggiori, quando si decide di investire, è di entrare sul mercato nel momento sbagliato. La cosa migliore sarebbe ovviamente acquistare al prezzo minimo e rivendere al massimo, ma solo a posteriori sapremo se il nostro prezzo di acquisto era alto o basso.
Attraverso il pac, invece, proprio perchè gli acquisti sono ricorrenti nel tempo, il rendimento non è influenzato solo dal prezzo di acquisto iniziale, ma dipenderà da tutti gli acquisti fatti nel tempo, con benefici sulla stabilità dell’investimento.
Il pac, inoltre, va a mitigare la tendenza classica degli investitori che acquistano quando i prezzi sono in crescita e magari vicino ai massimi e vendono nelle fasi di calo. Nelle fasi di mercato in cui l’emotività e la paura spingerebbero a vendere, il pac in modo automatico entra sul mercato e consente di acquistare a prezzi più bassi.

Solo aspetti positivi?
Il pac, a parere di chi scrive, ha enormi vantaggi, soprattutto per una gestione non speculativa del patrimonio, perché consente una corretta programmazione e pianificazione degli investimenti e del risparmio, ma ovviamente ci sono alcuni aspetti importanti su cui porre l’attenzione:
1. 1. Monitoraggio del pac nel lungo periodo.
Nel medio-lungo periodo il pac dà sicuramente il meglio di sé, ma è essenziale monitorarlo periodicamente, perché a lungo andare accumuleremo un capitale importante e gli acquisti più recenti incideranno sempre meno sul prezzo medio di acquisto, esponendoci maggiormente al rischio di oscillazioni.
Valutare periodicamente con il proprio consulente l’asset allocation del portafoglio ed eventualmente ridurre periodicamente l’esposizione verso lo strumento sul quale stiamo facendo acquisti ricorrenti, potrebbe non essere una scelta sbagliata.
2. 2. I pac non sono la soluzione definitiva.
Così come non esistono strumenti perfetti, non esistono soluzioni definitive e miracolose e così anche il pac dovrà sempre adeguarsi ad eventuali cambiamenti di vita e di obiettivi dell’investitore.
3. 3. Costi.

Come per ogni prodotto/servizio, bisogna sempre valutare l’entità e l’adeguatezza dei costi, per evitare che vadano ad inficiare la bontà del pac.

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di Dott. Francesco Rosato

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