Partono i voucher per digitalizzare le imprese
Dopo tre anni dall'emanazione della legge n. 9 del 21/2/2014 stanziati cento milioni per aiutare le PMI a informatizzarsi. 50% a fondo perduto
Arriva finalmente la pubblicazione in GU (n. 239 del 12/10/2017) la delibera n. 47 del CIPE che da esecuzione al decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013, (Destinazione Italia), che ha previsto la concessione di finanziamenti a fondo perduto in forma di voucher di importo non superiore a 10 mila euro e nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili per:
· l’acquisto di software e/o hardware e servizi di consulenza connessi e finalizzati a rendere più efficiente l’azienda e a digitalizzare i processi aziendali;
· la connettività a banda larga e ultra larga da parte delle imprese;
· lo sviluppo di soluzioni di e-commerce e similare per la gestione delle transazioni e per sistemi di sicurezza della connessione di rete;
· la formazione qualificata, nel settore tecnologico del personale aziendale.
I cento milioni stanziati dal MISE sono stati ripartiti in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le CCIAA operanti nelle singole regioni. Segnatamente euro 67.456.321 a favore delle imprese aventi sede legale nell’area Centro-Nord ed euro 32.543.679 per quelle aventi sede legale nell’area Sud.
I Voucher possono essere ottenuti da tutte le piccole e medie imprese che:
- abbiano sede legale sul territorio nazionale muniti di PEC e firma digitale;
- non siano imprese operanti nei settori di produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e acquacoltura;
- non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per il medesimo capitolo di spesa;
- non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti.
Come riporta l’art. 9 della relazione illustrativa al decreto, in ordine all’erogazione del contributo, l’importo del voucher verrà erogato direttamente dal ministero in un’unica soluzione.
Il Ministero erogherà «sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, presentate dall’impresa beneficiaria unitamente alla richiesta di erogazione».
A seguito della comunicazione di assegnazione del Voucher, aggiunge ancora la relazione illustrativa, «il soggetto beneficiario procederà all’apertura, presso una delle banche convenzionate di un conto corrente bancario vincolate all’effettuazione delle spese oggetto di assegnazione del Voucher, dandone comunicazione al Ministero.»
Il soggetto beneficiario, telematicamente dovrà comunicare (tramite la piattaforma informatica) «gli estremi identificativi delle fatture...la copia elettronica di quest’ultime, l’elenco dei fornitori corredato dalle loro coordinate bancarie e l’estratto del conto corrente vincolato attestante la presenza sullo stesso di una disponibilità pari alla somma del 50% del valore dei beni/servizi oggetto della richiesta di erogazione e dell’IVA relativa agli stessi.»
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica secondo la procedura stabilita dal MISE.
La domanda sarà a "sportello" ma il dettaglio sui termini iniziali e finali e sul modulo di domanda saranno resi noti da un provvedimento di prossima emanazione da parte del direttore generale per gli incentivi alle imprese.
· l’acquisto di software e/o hardware e servizi di consulenza connessi e finalizzati a rendere più efficiente l’azienda e a digitalizzare i processi aziendali;
· la connettività a banda larga e ultra larga da parte delle imprese;
· lo sviluppo di soluzioni di e-commerce e similare per la gestione delle transazioni e per sistemi di sicurezza della connessione di rete;
· la formazione qualificata, nel settore tecnologico del personale aziendale.
I cento milioni stanziati dal MISE sono stati ripartiti in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le CCIAA operanti nelle singole regioni. Segnatamente euro 67.456.321 a favore delle imprese aventi sede legale nell’area Centro-Nord ed euro 32.543.679 per quelle aventi sede legale nell’area Sud.
I Voucher possono essere ottenuti da tutte le piccole e medie imprese che:
- abbiano sede legale sul territorio nazionale muniti di PEC e firma digitale;
- non siano imprese operanti nei settori di produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e acquacoltura;
- non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per il medesimo capitolo di spesa;
- non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti.
Come riporta l’art. 9 della relazione illustrativa al decreto, in ordine all’erogazione del contributo, l’importo del voucher verrà erogato direttamente dal ministero in un’unica soluzione.
Il Ministero erogherà «sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, presentate dall’impresa beneficiaria unitamente alla richiesta di erogazione».
A seguito della comunicazione di assegnazione del Voucher, aggiunge ancora la relazione illustrativa, «il soggetto beneficiario procederà all’apertura, presso una delle banche convenzionate di un conto corrente bancario vincolate all’effettuazione delle spese oggetto di assegnazione del Voucher, dandone comunicazione al Ministero.»
Il soggetto beneficiario, telematicamente dovrà comunicare (tramite la piattaforma informatica) «gli estremi identificativi delle fatture...la copia elettronica di quest’ultime, l’elenco dei fornitori corredato dalle loro coordinate bancarie e l’estratto del conto corrente vincolato attestante la presenza sullo stesso di una disponibilità pari alla somma del 50% del valore dei beni/servizi oggetto della richiesta di erogazione e dell’IVA relativa agli stessi.»
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica secondo la procedura stabilita dal MISE.
La domanda sarà a "sportello" ma il dettaglio sui termini iniziali e finali e sul modulo di domanda saranno resi noti da un provvedimento di prossima emanazione da parte del direttore generale per gli incentivi alle imprese.
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