PATENTE E LIBRETTO: la documentazione dell'immobile.
Quasi la metà delle pratiche si bloccano per mancanza di documenti! Ecco quello che emerge da un'importante e recente analisi effettuata da ASSOVIB, Associazione di imprese attive in servizio di valutazione immobiliare.
Dai dati diffusi emerge che oltre il 45% delle istruttorie effettuate sugli immobili offerti in garanzia per un mutuo, si bloccano per mancanza di documentazione o documentazione insufficiente.
Stiamo parlando dell’atto di provenienza, del certificato catastale e relative planimetrie catastali, ed in alcuni casi specifici per la carenza della documentazione urbanistica dell’immobile; incartamenti necessari per determinare con esattezza le minime ed indispensabili menzioni edilizie relative ai cespiti.
Sul totale delle pratiche analizzate, oltre i 2/3 riguarda nuovi mutui; nel restante dei casi si tratta di valutazioni periodiche interne legate a sofferenze, rinegoziazioni o altro. Se da un lato questo secondo gruppo è oggettivamente problematico per il “sistema” creditizio italiano, stupisce invece la farraginosità ancora frequente riscontrata nelle nuove richieste di finanziamento.
La casistica è al quanto varia, ma il punto critico rilevato dagli esperti di settore, non è tanto la questione legata a difformità o “parziali abusi”, semmai il reperimento della documentazione minima indispensabile per concludere il Rapporto di Valutazione in tempi ragionevolmente utili per il consumatore e gli addetti al settore.
Perché succede? Un po' tutti gli autori in campo sono coinvolti, compreso i proprietari e gli intermediari. Sono migliaia i casi in cui gli attuali proprietari non sono in possesso dell’atto notarile di proprietà (specialmente nei casi in cui l’immobile è pervenuto per successione), per non parlare delle planimetrie catastali; spesse volte infatti la documentazione minima richiesta è parziale o priva delle vidimazioni degli enti territoriali di competenza (es. timbri comunali e catastali che ne autenticano l’effettivo deposito).
Cosa succede? L’indagine svolta su un campione di oltre 300.000 pratiche richieste ha evidenziato che, nella maggior parte dei casi, la perizia del mutuo è stata bloccata e l’evasione della pratica non è avvenuta (o è stata notevolmente ritardata) per la mancata presentazione dei documenti base. Soltanto una minima percentuale il muto non è stato concesso.
Dopo aver visionato l’immobile, ad esempio, il potenziale acquirente dovrebbe chiedere al proprietario o a chi ne fa le veci, non solo le planimetrie, ma anche altri documenti come visure e certificati edificatori. C’è da dire che non sempre i soggetti coinvolti (proprietari, mediatori, tecnici, ecc.) sono disposti a collaborare per varie e svariate ragioni; eppure relazionare in tempi ragionevolmente utili, specialmente se si tratta di richieste di mutuo, favorirebbe tutti i soggetti coinvolti. L’importanza di tali documenti, è essenziale sottolinearlo, emerge con riferimento all’ipoteca e l’istituzione di una garanzia reale e per la stessa concessione del mutuo.
Per evitare che la perizia ostacoli le concessioni, Assovib suggerisce ai consumatori, come agli altri operatori del mercato immobiliare (in primis gli agenti immobiliari), di collaborare allo sviluppo di una cultura della trasparenza. Infatti come sottolineato pocanzi “soltanto una minima percentuale il mutuo non è stato concesso”, questo significa che per ottenere un finanziamento, inteso come OK definitivo della Banca, è assolutamente indispensabile che il Rapporto di Valutazione si concluda in tempi ragionevolmente utili.
Maggior cultura sulla valutazione immobiliare, sarebbe quindi auspicabile a tutti i livelli della filiera e permetterebbe di evitare notevoli ritardi ed incomprensioni, causati spesse volte da acquisizioni errate, maturate nello studio e nella quotidiana esperienza.
Per metterci al sicuro da ogni possibile e sgradevole sorpresa non resta, quindi, che affidarsi a degli esperti in materia. Uno strumento sempre più usato è rappresentato dalla Consulenza Tecnico - Bancaria messa a disposizione da un esperto Valutatore Immobiliare Certificato al quale affidare l’analisi preventiva della documentazione e lo stato dei luoghi. Il servizio mira ad essere un vero e proprio "ombrello protettivo" per quanti sono in procinto di comperare una casa o vendere un immobile, ma che non vogliono sorprese o intoppi nel momento in cui si andrà a definire il contratto.
Il più grande concorrente oggi è il "non far nulla" e fidarsi un po' al "fai da te"; cosa che spesso può andar bene, ma che nasconde molte insidie.
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