Pensionamento con 35 anni di contributi: requisiti e limiti


Vediamo quali sono i casi in cui è possibile andare in pensione con 35 anni di contributi. Quali sono i requisiti? Quali sono invece i limiti?
Pensionamento con 35 anni di contributi: requisiti e limiti

I poligrafici anticipano la pensione

L’art. 1, comma 500 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (cosiddetta “ legge di bilancio 2020”) dispone la possibilità di andare in pensione con 35 anni di contributi accreditati nella generale gestione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, per i lavoratori poligrafici.

Esaminiamo di seguito i requisiti necessari ed i limiti di tale opportunità.

Requisiti per accedere al pensionamento anticipato

Accedono al pensionamento con 35 anni di contribuzione i lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di giornali quotidiani e di periodici e di imprese editrici di giornali quotidiani, di periodici e di agenzie di stampa a diffusione nazionale, le quali abbiano presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data compresa tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023, piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi, di durata non superiore a 24 mesi, anche non consecutivi.

È opportuno dire che a questo tipo di pensionamento non si applicano le disposizioni relative all’incremento legato all’aspettativa di vita.

Decorrenza del trattamento pensionistico

Il trattamento pensionistico in esame decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della domanda; è necessario, però, che il destinatario della pensione risolva il rapporto di lavoro dipendente.

Accettazione delle istanze da parte dell’INPS

Qualora dall'esame delle domande presentate risulti il raggiungimento, anche in termini prospettici, dei limiti di spesa previsti per l'attuazione del presente programma, l'INPS non prende in esame ulteriori domande di pensionamento.

I termini di spesa, per l’intero periodo di vigenza della presente disposizione di legge sono i seguenti:

  • 6,1 milioni di euro per l'anno 2020;

  • 10,2 milioni di euro per l'anno 2021; 

  • 11,7 milioni di euro per l'anno 2022; 

  • 12,5 milioni di euro per l'anno 2023;

  • 11,6 milioni di euro per l'anno 2024; 

  • 7,6 milioni di euro per l'anno 2025;

  • 4,4 milioni di euro per l'anno 2026;

  • 0,3 milioni di euro per l'anno 2027.

Articolo del:


di Salvatore Freni

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