Pensione anticipata e lavoro usurante


Per i lavori usuranti non aumenta il limite dell’età pensionabile
Pensione anticipata e lavoro usurante
E' classificato lavoro usurante quello che incide sul benessere psico-fisico del lavoratore, sia esso lavoratore dipendente che autonomo.
Ne esiste un elenco ben definito e riconosciuto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Svolgere un lavoro inserito in categorie così classificate dà la possibilità di accedere alla "pensione anticipata con requisiti agevolati"
Per "mansioni particolarmente usuranti" si intendono:
"lavori in galleria, cava o miniera", mansioni svolte in sotterraneo; "lavori nelle cave", mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; "lavori nelle gallerie", mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento; "lavori in cassoni ad aria compressa"; "lavori svolti dai palombari"; "lavori ad alte temperature", mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale; "lavorazione del vetro cavo", mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; "lavori espletati in spazi ristretti" e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture; "lavori di asportazione dell’amianto".
La circolare INPS n. 90 del 25/5/2017 ha chiarito che il diritto al trattamento pensionistico anticipato è esercitabile nei casi in cui i lavoratori addetti a mansioni classificate usuranti ne abbiano svolto una o più per un periodo di tempo pari ad almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa ovvero ad almeno la metà della vita lavorativa complessiva.I lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, possono andare in pensione se hanno un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e per lavoratori dipendenti un’età minima di 62 anni e 7 mesi, oppure se lavoratori autonomi, un’età minima di 63 anni e 7 mesi.

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di Studio Molinaro

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