Per le false Partite Iva iniziano i controlli
Dal 1° gennaio 2015 gli ispettori del lavoro possono andare a verificare la falsità o meno della Partita Iva aperta
L'anno 2015 coincide con un importante misura introdotta dall'ex Ministro Fornero: la lotta contro l'abuso delle partite iva false (L. n.92/2012).
Nel 2012 la Fornero ha introdotto alcune misure per mettere in regola tutti quei lavoratori titolari di partita iva e che svolgono la loro attivita' in regime di mono-committenza. Infatti molti datori di lavoto portano i loro dipendenti ad aprirsi una partita iva solo per non fare un contratto di lavoro. Ora dato che sono trascorsi due anni dalla introduzione della Riforma Fornero, dal 1° gennaio 2015 gli ispettori possono far valere gli indici di presunzione di co.co.co che indicano la veridicita' o meno della partita iva aperta dal lavoratore. i tre indici da prendere in considerazione sono: DURATA DELLA COLLABORAZIONE: tale periodo deve essere almeno di 8 mesi annui nell'arco di due anni consegutivi.
Tale presupposto puo' verificarsi solo a decorrere dai periodi 1° gennaio - 31 dicembre degli anni 2013 e 2014.
FATTURATO: deve essere pari all'80% del ricavo nell'arco dei due anni solari consegutivi. si considerano solo i corrispettivi che derivano dalle prestazioni autonome fatturate nel biennio solare a decorrente dal 18 luglio 2012.
POSTAZIONE FISSA DI LAVORO: questo presupposto si verifica quando negli archi temporali utili alla realizzazione di una delle altre condizioni indicate il collaboratore possa usufruire di una prestazione ubicata nei locali del committente (si dovra' dimostrare di avere una vera e propria scrivania).
Nel caso in cui due dei suddetti presupposti dimostrino che ci si trova di fronte ad una partita iva falsa il datore di lavoro dovra' obbligatoriamente assumere il proprio dipendente mediante un contratto co.co.co alla base del quale ci deve essere un progetto.
Nel 2012 la Fornero ha introdotto alcune misure per mettere in regola tutti quei lavoratori titolari di partita iva e che svolgono la loro attivita' in regime di mono-committenza. Infatti molti datori di lavoto portano i loro dipendenti ad aprirsi una partita iva solo per non fare un contratto di lavoro. Ora dato che sono trascorsi due anni dalla introduzione della Riforma Fornero, dal 1° gennaio 2015 gli ispettori possono far valere gli indici di presunzione di co.co.co che indicano la veridicita' o meno della partita iva aperta dal lavoratore. i tre indici da prendere in considerazione sono: DURATA DELLA COLLABORAZIONE: tale periodo deve essere almeno di 8 mesi annui nell'arco di due anni consegutivi.
Tale presupposto puo' verificarsi solo a decorrere dai periodi 1° gennaio - 31 dicembre degli anni 2013 e 2014.
FATTURATO: deve essere pari all'80% del ricavo nell'arco dei due anni solari consegutivi. si considerano solo i corrispettivi che derivano dalle prestazioni autonome fatturate nel biennio solare a decorrente dal 18 luglio 2012.
POSTAZIONE FISSA DI LAVORO: questo presupposto si verifica quando negli archi temporali utili alla realizzazione di una delle altre condizioni indicate il collaboratore possa usufruire di una prestazione ubicata nei locali del committente (si dovra' dimostrare di avere una vera e propria scrivania).
Nel caso in cui due dei suddetti presupposti dimostrino che ci si trova di fronte ad una partita iva falsa il datore di lavoro dovra' obbligatoriamente assumere il proprio dipendente mediante un contratto co.co.co alla base del quale ci deve essere un progetto.
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