Perché investire oggi nei fondi comuni obbligazionari?


Ecco quali sono le ragioni del rinnovato interesse per le obbligazioni e i motivi della loro convenienza
Perché investire oggi nei fondi comuni obbligazionari?

L’attuale tsunami economico causato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 non ha risparmiato nessun asset economico. Anzi, il mercato obbligazionario, per la mancanza di liquidità che si è avuta sui mercati, ha subito perdite paragonabili a quelle dei mercati azionari, nonostante sia notoriamente meno volatile.

Proprio per tale ragione le banche centrali di tutto il mondo (Fed, BCE, Londra e Giappone) hanno deciso di partire con piani di acquisto di obbligazioni e stanno iniettando liquidità sui mercati con un livello mai visto in precedenza, neppure nel 2008 dopo la crisi finanziaria scoppiata a seguito del fallimento di Lehman Brothers.

Questa volta, però, la crisi non è stata generata dal mercato finanziario, ma da una pandemia dovuta al Coronavirus e la crisi è contemporaneamente sanitaria, finanziaria e sociale. Ragion per cui le banche centrali hanno deciso di rafforzare il QE (quantitative easing) adottato da poco più di un decennio.

Tra marzo e la metà di aprile, infatti, le Fed fatto acquisti sul mercato per un valore di 2 triliardi di dollari (quasi il doppio rispetto al 2008), la BCE ha promesso ulteriori 3,4 triliardi di euro e le banche centrali di Londra e Giappone circa 1,5 triliardi di dollari.

L’offerta di liquidità è, dunque, molto maggiore rispetto al passato in modo da sostenere il tessuto economico con denaro prestato a tasso praticamente negativo. Basti pensare che tra agosto 2008 e marzo 2009 il QE aveva registrato un aumento percentuale di maggiore liquidità pari al 7%, tra febbraio e maggio 2020 (ovvero nel periodo di picco del Covid-19) l’offerta di liquidità è aumentata del 16%.

Ma accanto al sostegno da parte delle banche centrali con l’acquisto di bond, si affiancano le strategie adottate dai diversi Governi dei paesi colpiti dall’emergenza, Italia compresa ovviamente.

La necessità di finanziare i decreti emanati per far fronte all’emergenza Coronavirus ha spinto il governo a modulare il mercato obbligazionario in modo da scatenare l’interesse degli investitori, forte anche dell’impegno della BCE di acquistare i titoli di Stato italiani.

Si prevede, infatti, che le emissione nette aggiuntive per il 2020 (quindi, oltre ai titoli di Stato in scadenza per un valore di circa 380 miliardi di euro che andranno rifinanziati) saranno circa di 130 miliardi, contro i 20 preventivati prima che scoppiasse la pandemia. In totale, dunque, saranno immessi nel mercato nel 2020 circa 500-510 miliardi di euro in obbligazioni.

Il rinnovato interesse degli investitori per i bond ha differenti origini tra cui il fatto di contribuire al risollevamento economico dell’Italia, tasto su cui ha puntato lo spot televisivo che pubblicizzava il collocamento del recente Btp Italia 2025 collocato a maggio con grande successo. Ciò ha reso contento l’emittente, cioè lo Stato, ma meno gli investitori perché ad un’alta domanda corrisponde sempre una riduzione dei rendimenti offerti.

La convenienza nell’investire oggi in obbligazioni è che, in un periodo di crisi, va valutata attentamente da chi investe la differenza tra azioni e obbligazioni: nel mercato azionario il prezzo delle azioni dipende dalle attese degli utili distribuiti e l’ammontare dei dividendi è deciso anno per anno in base all’andamento aziendale; nelle obbligazioni, invece, il rendimento cedolare è fisso, stabilito all’emissione e, indipendentemente dalle oscillazioni di mercato durante la vita del titolo, il rimborso è pari al capitale investito.

Per questo motivo si segnalano al momento quelle ad alto rendimento, le cosiddette high yield in cui è alto il rischio emittente ma che oggi, però, con la discesa che si è avuta dei prezzi, sono tornate ad offrire rendimenti molto interessanti e tali da giustificare il maggior pericolo dell’investimento. In più questo è un rischio che praticamente si minimizza, fino a quasi azzerarsi, se si investe tramite fondi comuni di investimento la cui gestione attiva preveda un’ampia diversificazione settoriale, geografica e valutaria delle obbligazioni acquistate.

Concludendo, per chi avesse bisogno di chiarimenti o fosse interessato a capire come investire oggi, sono disponibile ad offrire la mia consulenza vagliando le alternative migliori per il caso specifico.

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di Francesco Tricò

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