Pianificare la trasmissione della ricchezza (1)
Perchè è importante pianificare in vita. In mancanza di volontà decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE!
AGIRE PER NON SUBIRE!
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono oggetto di notevole dinamicità. In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie monogenitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso. Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
Le motivazioni per cui le persone pianificano la successione della propria ricchezza sono:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
La maggior parte degli italiani pensa che il testamento sia uno strumento utilizzato solo da chi possiede patrimoni consistenti e non ne conosce funzioni e vantaggi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. "scaramanzia") non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
Sentiamo però spesso discutere di testamento, eredità e donazioni...
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di "esorcizzare" l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
- Come vengono determinati gli eredi di una persona defunta?
- Quali sono le modalità per dividere il patrimonio del defunto tra gli eredi?
- A quali aspetti bisogna prestare attenzione nella stesura di un testamento?
Queste brevi note sono di fatto indirizzate a tutte quelle persone che, senza conoscere il codice civile, desiderano provvedere al meglio alla sorte del loro patrimonio, grande o modesto che sia.
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al Consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
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Invia un SMS al 331 2338616 con scritto Poglio ebook - oppure
una EMAIL a: pogliomauro@gmail.com con scritto ebook
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- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono oggetto di notevole dinamicità. In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie monogenitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso. Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
Le motivazioni per cui le persone pianificano la successione della propria ricchezza sono:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
La maggior parte degli italiani pensa che il testamento sia uno strumento utilizzato solo da chi possiede patrimoni consistenti e non ne conosce funzioni e vantaggi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. "scaramanzia") non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
Sentiamo però spesso discutere di testamento, eredità e donazioni...
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di "esorcizzare" l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
- Come vengono determinati gli eredi di una persona defunta?
- Quali sono le modalità per dividere il patrimonio del defunto tra gli eredi?
- A quali aspetti bisogna prestare attenzione nella stesura di un testamento?
Queste brevi note sono di fatto indirizzate a tutte quelle persone che, senza conoscere il codice civile, desiderano provvedere al meglio alla sorte del loro patrimonio, grande o modesto che sia.
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al Consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
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