Pianificazione patrimoniale
Perché il consulente patrimoniale è il vero partner dell’investitore?
Spesso il risparmiatore tende a concentrarsi in modo esclusivo, talora spasmodico, sui soli aspetti finanziari del suo patrimonio e così facendo trascura, o non valuta, quelle risorse nascoste all’interno del patrimonio familiare e, a maggior ragione, dell’azienda.
Gli aspetti da ottimizzare sono diversi: finanziario (gestione del portafoglio mobiliare), fiscale (mobiliare, immobiliare e aziendale), successorio (ottimizzazione fiscale ed ereditaria) e gestione del rischio (prevenzione di situazioni risarcitorie o danni patrimoniali).
Da questo quadro emerge come solo attraverso una visione completa dell’intero patrimonio, nonché lo studio delle relative interconnessioni che si generano tra le risorse finanziarie, sia possibile affiancare al meglio il nucleo famigliare.
Pianificare il patrimonio significa gestire e valorizzare nel tempo il patrimonio del cliente attraverso una programmazione strutturata e metodica degli interventi più opportuni.
Ad oggi, un ruolo ancor più decisivo ha la pianificazione successoria; è, infatti, a breve prevista una variazione delle aliquote in riferimento alle tasse di successione.
Affrontare correttamente queste tematiche è importante poiché se da un lato la pianificazione patrimoniale può tradursi in un vero risparmio, dall’altro soprattutto nel caso di azienda familiare risulta possibile salvaguardare le energie, la storia e il valore di un patrimonio culturale che non appartiene solo alla singola famiglia, ma al ben più ampio contesto sociale, vista l’interconnessione tra azienda e territorio. Patrimonio - Impresa - Famiglia spesso possiedono punti di sovrapposizione, che se da un lato agevolano il funzionamento di tutti e tre gli elementi, dall’altro una crisi di uno solo di questi può destabilizzare gli altri due. Pianificare significa porsi nella migliore situazione per poter, in futuro, prendere decisioni consapevoli e serene.
In quest’ottica, per fare una corretta (e completa) pianificazione patrimoniale ci si deve occupare della persona e dei suoi obiettivi, incrementandone la cultura finanziaria e la consapevolezza.
Gli aspetti da ottimizzare sono diversi: finanziario (gestione del portafoglio mobiliare), fiscale (mobiliare, immobiliare e aziendale), successorio (ottimizzazione fiscale ed ereditaria) e gestione del rischio (prevenzione di situazioni risarcitorie o danni patrimoniali).
Da questo quadro emerge come solo attraverso una visione completa dell’intero patrimonio, nonché lo studio delle relative interconnessioni che si generano tra le risorse finanziarie, sia possibile affiancare al meglio il nucleo famigliare.
Pianificare il patrimonio significa gestire e valorizzare nel tempo il patrimonio del cliente attraverso una programmazione strutturata e metodica degli interventi più opportuni.
Ad oggi, un ruolo ancor più decisivo ha la pianificazione successoria; è, infatti, a breve prevista una variazione delle aliquote in riferimento alle tasse di successione.
Affrontare correttamente queste tematiche è importante poiché se da un lato la pianificazione patrimoniale può tradursi in un vero risparmio, dall’altro soprattutto nel caso di azienda familiare risulta possibile salvaguardare le energie, la storia e il valore di un patrimonio culturale che non appartiene solo alla singola famiglia, ma al ben più ampio contesto sociale, vista l’interconnessione tra azienda e territorio. Patrimonio - Impresa - Famiglia spesso possiedono punti di sovrapposizione, che se da un lato agevolano il funzionamento di tutti e tre gli elementi, dall’altro una crisi di uno solo di questi può destabilizzare gli altri due. Pianificare significa porsi nella migliore situazione per poter, in futuro, prendere decisioni consapevoli e serene.
In quest’ottica, per fare una corretta (e completa) pianificazione patrimoniale ci si deve occupare della persona e dei suoi obiettivi, incrementandone la cultura finanziaria e la consapevolezza.
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