Piano di accumulo del capitale: un antidoto alla volatilità dei mercati
La costituzione dell’asset allocation di portafoglio non può prescindere da un’attenta analisi degli obiettivi del cliente. L’orizzonte temporale di lungo termine, associato alla costituzione di un montante previdenziale o all’accantonamento di somme importanti per progetti futuri, quali l’acquisto dell’abitazione o gli studi dei propri, figli ben si coniuga con la scelta dell’investimento azionario. Il piano di accumulo del capitale consente di trarre beneficio dalle fasi di volatilità al ribasso dei mercati, acquistando titoli o quote di fondi comuni di investimento a prezzi decrescenti. La scelta dell’asset su cui improntare il piano, oltre che considerare innanzitutto il profilo di rischio del cliente, deve basarsi, alternativamente su queste due diverse concezioni:
- Privilegiare mercati o singoli settori che presentino le valutazioni migliori in termini di prezzo, poggiando la scelta su analisi di tipo fondamentale;
- Opportunisticamente, impostare l’accumulo di capitale durante un'importante correzione del mercato, beneficiando dell’acquisto di una quantità sempre maggiore di titoli o quote di fondi comuni d’investimento a prezzi man mano più contenuti.
Riguardo al primo punto, è chiaro che si sposa appieno lo stile d’investimento value, che come ricordato nel precedente articolo (“Whatever it takes: quale migliore approccio al mercato azionario”), ha il beneficio di presentare una bassa correlazione al contesto macroeconomico, privilegiando l’analisi di bilancio nella scelta dei titoli su cui investire.
Il secondo approccio, più particolare, ben si adatta a investitori che hanno una forte tolleranza al rischio, in quanto sono in grado di impostare una strategia di acquisti progressivi in momenti in cui, un investitore di media tolleranza al rischio, avrebbe difficoltà a impiegare denaro.
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