Professione consulente patrimoniale
Figura chiave che si affianca a pieno titolo con il commercialista, l’avvocato, ecc.
Quando, verso la fine del 1999, ho deciso di licenziarmi da un istituto bancario locale, nel quale ricoprivo il ruolo di "addetto alle vendite di prodotti finanziari ed assicurativi", posto di lavoro c.d. "sicuro", per intraprendere un percorso professionale diverso, più stimolante, anche più incerto, pensavo ad un lavoro ideale, una professione che, al pari di tante altre professioni riconosciute, quali l’avvocato, il commercialista, il fiscalista ecc., rappresentasse l’emblema di figura alla quale una persona si rivolge per tutelare il suo patrimonio e cercare di raggiungere gli obiettivi di vita.
All’inizio però la Legge disponeva che ero inserito nella categoria dei promotori finanziari, che in buona sostanza non riconosceva la valenza della preparazione professionale, poiché premiava solo l’abilità nel vendere, il collocamento di fondi, titoli, o polizze.
La professione, grazie anche agli sforzi dell’associazione di categoria alla quale aderisco, l’ANASF, è stata cambiata dal Legislatore, riconoscendo il valore della consulenza quale ambito imprescindibile con l’abbinamento dei diversi prodotti finanziari ed assicurativi.
Oggi, le diverse esigenze che si manifestano nella vita di una persona con un patrimonio da tutelare, impongono al Consulente Finanziario specifici ed importanti approfondimenti su molte altre questioni: successioni, donazioni, passaggi generazionali di aziende, polizze assicurative stipulate per risolvere questioni ereditarie, queste e molte altre ancora, costituiscono un dogma per chi come me abbraccia questa professione.
Nel mio lavoro tutto questo fa parte del quotidiano, poiché è il saper affrontare le diverse problematiche, il punto fondamentale per comprendere e portare a risoluzione le esigenze dei clienti. Che a volte risolvo direttamente in prima persona, in altre delego l’incarico a specifiche figure professionali specialistiche, assieme alle quali costituiamo un network nel quale il mio ruolo, costituisce la centralità del sistema di consulenza.
All’inizio però la Legge disponeva che ero inserito nella categoria dei promotori finanziari, che in buona sostanza non riconosceva la valenza della preparazione professionale, poiché premiava solo l’abilità nel vendere, il collocamento di fondi, titoli, o polizze.
La professione, grazie anche agli sforzi dell’associazione di categoria alla quale aderisco, l’ANASF, è stata cambiata dal Legislatore, riconoscendo il valore della consulenza quale ambito imprescindibile con l’abbinamento dei diversi prodotti finanziari ed assicurativi.
Oggi, le diverse esigenze che si manifestano nella vita di una persona con un patrimonio da tutelare, impongono al Consulente Finanziario specifici ed importanti approfondimenti su molte altre questioni: successioni, donazioni, passaggi generazionali di aziende, polizze assicurative stipulate per risolvere questioni ereditarie, queste e molte altre ancora, costituiscono un dogma per chi come me abbraccia questa professione.
Nel mio lavoro tutto questo fa parte del quotidiano, poiché è il saper affrontare le diverse problematiche, il punto fondamentale per comprendere e portare a risoluzione le esigenze dei clienti. Che a volte risolvo direttamente in prima persona, in altre delego l’incarico a specifiche figure professionali specialistiche, assieme alle quali costituiamo un network nel quale il mio ruolo, costituisce la centralità del sistema di consulenza.
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