Progettare il welfare aziendale: IL CLIMA
Il primo passo nella creazione di un piano di welfare aziendale è senza dubbio quello di creare un clima interno all'azienda che sia adeguato
Cominciamo dal clima
Un primo passo, sicuramente è quello di creare un clima interno che sia adeguato, certo in una bottega artigiana con 2 assistenti è una cosa, in uno stabilimento con 200 operai è molto più complesso. Il che non significa impossibile, significa che dovrai lavorare molto ed in maniera capillare. Devi motivare, coinvolgere, prenderti cura e formare i lavoratori in modo che siano preparati ai continui cambiamenti imposti dal mercato odierno, orientandoti sempre verso la ricerca di innovazione e maggiore qualità. Pianificare con attenzione e lasciare i giusti margini di autonomia e manovra alle persone nello svolgimento dei propri compiti. Affrontare le resistenze interne che sono inevitabili, (i cambiamenti lo sai, non piacciono a nessuno) non con il metodo dell’imposizione dall’alto ma con il dialogo e la persuasione, con l’informazione e la responsabilizzazione nei confronti dell’azienda. Prestare la giusta attenzione alle domande, ascoltare in maniera proattiva, dare enfasi ai risultati positivi raggiunti, incoraggiare e motivare nel caso di risultati negativi.
Il clima aziendale è un insieme di percezioni soggettive:
Come percepiscono i lavoratori la realtà lavorativa?
La leadership del management?
L’andamento generale dell’azienda?
I rapporti fra di loro?
Inizia dal clima aziendale:
Incomincia dal sentimento più diffuso, ovviamente lo scontento ci sarà sempre, ma avere il polso della situazione generale è un buon punto di partenza su cui andare a lavorare.
Se il clima aziendale non è sereno predisporre un piano di welfare aziendale sarà un buon punto di partenza per poterlo migliorare, se al contrario è già un ambiente positivo e sereno un piano di welfare sarà più facilmente compreso ed accettato.
L’emotività, l’affettività sono le leve principali, una grande affettività verso l’azienda, un giudizio sostanzialmente positivo verso la sua organizzazione interna, porta ad un calo del turnover si ottiene una maggiore produttività, più collaborazione fra colleghi ed innalzamento esponenziale della qualità finale del prodotto/servizio
Le relazioni fra le persone all’interno dell’azienda le relazioni con il management, il sistema organizzativo nel suo complesso vanno analizzate e se il caso messe in discussione e riprogettate. Non è possibile pensare ad un piano di welfare aziendale senza tener conto del sentiment generale e del clima aziendale nel suo complesso.
Un primo passo, sicuramente è quello di creare un clima interno che sia adeguato, certo in una bottega artigiana con 2 assistenti è una cosa, in uno stabilimento con 200 operai è molto più complesso. Il che non significa impossibile, significa che dovrai lavorare molto ed in maniera capillare. Devi motivare, coinvolgere, prenderti cura e formare i lavoratori in modo che siano preparati ai continui cambiamenti imposti dal mercato odierno, orientandoti sempre verso la ricerca di innovazione e maggiore qualità. Pianificare con attenzione e lasciare i giusti margini di autonomia e manovra alle persone nello svolgimento dei propri compiti. Affrontare le resistenze interne che sono inevitabili, (i cambiamenti lo sai, non piacciono a nessuno) non con il metodo dell’imposizione dall’alto ma con il dialogo e la persuasione, con l’informazione e la responsabilizzazione nei confronti dell’azienda. Prestare la giusta attenzione alle domande, ascoltare in maniera proattiva, dare enfasi ai risultati positivi raggiunti, incoraggiare e motivare nel caso di risultati negativi.
Il clima aziendale è un insieme di percezioni soggettive:
Come percepiscono i lavoratori la realtà lavorativa?
La leadership del management?
L’andamento generale dell’azienda?
I rapporti fra di loro?
Inizia dal clima aziendale:
Incomincia dal sentimento più diffuso, ovviamente lo scontento ci sarà sempre, ma avere il polso della situazione generale è un buon punto di partenza su cui andare a lavorare.
Se il clima aziendale non è sereno predisporre un piano di welfare aziendale sarà un buon punto di partenza per poterlo migliorare, se al contrario è già un ambiente positivo e sereno un piano di welfare sarà più facilmente compreso ed accettato.
L’emotività, l’affettività sono le leve principali, una grande affettività verso l’azienda, un giudizio sostanzialmente positivo verso la sua organizzazione interna, porta ad un calo del turnover si ottiene una maggiore produttività, più collaborazione fra colleghi ed innalzamento esponenziale della qualità finale del prodotto/servizio
Le relazioni fra le persone all’interno dell’azienda le relazioni con il management, il sistema organizzativo nel suo complesso vanno analizzate e se il caso messe in discussione e riprogettate. Non è possibile pensare ad un piano di welfare aziendale senza tener conto del sentiment generale e del clima aziendale nel suo complesso.
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