Proroga della comunicazione "Black list"
Novità dell`ultima ora per la comunicazione "Black List" che quest`anno sarà autonoma e l'invio è rimandato a settembre
Il D.L. n. 40/2010 ha imposto alle partite Iva italiane l`obbligo di comunicare all`Agenzia delle Entrate le transazioni attive e passive intrattenute con operatori aventi sede, residenza o domicilio nei Paesi cosiddetti Paesi Black List. La normativa si è evoluta e (forse) semplificata nel corso degli anni e adesso prevede l`esonero dalla comunicazione per i soggetti che, nell`anno, non abbiano superato il limite di 10.000 euro di operazioni, dato dalla somma di vendite e acquisti effettuati nel 2015 nei confronti di Paesi Black List.
Si è, però, persa la franchigia di 500 euro per singola controparte.
La cadenza di presentazione è stata unificata; la comunicazione può essere presentata da tutti gli operatori con periodicità annuale grazie all`art. 21 del D.Lgs. 175/2014. L`Agenzia ha consentito per il 2014 l`invio separato, con periodicità mensile o trimestrale. L`invio congiunto ha permesso di unificare la trasmissione dei dati con lo spesometro che, quindi, è diventato il quadro BL del modello polivalente.
Per quanto riguarda l`elenco dei Paesi Black List ci pare utile ricordare che sebbene alcuni Paesi siano stati eliminati nel corso del 2015 (Hong Kong, Singapore, Filippine, Svizzera e Malesia) dal D.M. 21.11.2001, essi permangono nel D.M. 4.05.1999. Nulla di nuovo, pertanto, su questo fronte.
A dimostrazione che le semplificazioni talvolta complicano, il nuovo adempimento Black list ha subito creato delle difficoltà, non soltanto per l`assenza di istruzioni da parte dell`Agenzia, ma anche per i software che utilizzano logiche di aggregazione diverse tra i dati spesometro (analitici o aggregati) ed i dati Black list che devono essere obbligatoriamente aggregati.
Queste considerazioni devono avere convinto l`Agenzia che l`imminente scadenza, originariamente fissata all`11.04 (essendo il 10 una domenica) per i contribuenti Iva mensili e al 20.04.2016 per i contribuenti Iva trimestrali, si sarebbe rivelata una carneficina, per un adempimento che non procura un euro all`Erario.
Per tale ragione l`Agenzia delle Entrate ha diffuso un comunicato stampa annunciando il rinvio dell`adempimento Black List,emanando poi il provvedimento 45144/2016, con il quale le scadenze sono state differite al 20.09.2016, per tutti gli operatori.Rimane, invece, ferma l`originaria scadenza per lo spesometro. Il modello torna, quindi, a sdoppiarsi almeno per quest`anno e per chi non ha presentato la polivalente prima del differimento.Bene, quindi, il differimento, ma ci rammarichiamo che le esigenze degli operatori siano specialmente vengano spesso prese in considerazione in prossimità delle scadenze. Adempimenti che hanno rilevanti impatti sui sistemi informatici, i quali hanno bisogno di tempi congrui per la predisposizione, pena l`esplosione di costi e di inaffidabilità dei dati trasmessi. Questa è, purtroppo, una variabile spesso ignorata dall`Amministrazione.
Si è, però, persa la franchigia di 500 euro per singola controparte.
La cadenza di presentazione è stata unificata; la comunicazione può essere presentata da tutti gli operatori con periodicità annuale grazie all`art. 21 del D.Lgs. 175/2014. L`Agenzia ha consentito per il 2014 l`invio separato, con periodicità mensile o trimestrale. L`invio congiunto ha permesso di unificare la trasmissione dei dati con lo spesometro che, quindi, è diventato il quadro BL del modello polivalente.
Per quanto riguarda l`elenco dei Paesi Black List ci pare utile ricordare che sebbene alcuni Paesi siano stati eliminati nel corso del 2015 (Hong Kong, Singapore, Filippine, Svizzera e Malesia) dal D.M. 21.11.2001, essi permangono nel D.M. 4.05.1999. Nulla di nuovo, pertanto, su questo fronte.
A dimostrazione che le semplificazioni talvolta complicano, il nuovo adempimento Black list ha subito creato delle difficoltà, non soltanto per l`assenza di istruzioni da parte dell`Agenzia, ma anche per i software che utilizzano logiche di aggregazione diverse tra i dati spesometro (analitici o aggregati) ed i dati Black list che devono essere obbligatoriamente aggregati.
Queste considerazioni devono avere convinto l`Agenzia che l`imminente scadenza, originariamente fissata all`11.04 (essendo il 10 una domenica) per i contribuenti Iva mensili e al 20.04.2016 per i contribuenti Iva trimestrali, si sarebbe rivelata una carneficina, per un adempimento che non procura un euro all`Erario.
Per tale ragione l`Agenzia delle Entrate ha diffuso un comunicato stampa annunciando il rinvio dell`adempimento Black List,emanando poi il provvedimento 45144/2016, con il quale le scadenze sono state differite al 20.09.2016, per tutti gli operatori.Rimane, invece, ferma l`originaria scadenza per lo spesometro. Il modello torna, quindi, a sdoppiarsi almeno per quest`anno e per chi non ha presentato la polivalente prima del differimento.Bene, quindi, il differimento, ma ci rammarichiamo che le esigenze degli operatori siano specialmente vengano spesso prese in considerazione in prossimità delle scadenze. Adempimenti che hanno rilevanti impatti sui sistemi informatici, i quali hanno bisogno di tempi congrui per la predisposizione, pena l`esplosione di costi e di inaffidabilità dei dati trasmessi. Questa è, purtroppo, una variabile spesso ignorata dall`Amministrazione.
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