Proroga Unico 2016


Arriva anche la proroga per i versamenti del Modello Unico 2016
Proroga Unico 2016
Il 16 giugno 2016 scade il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2015. I versamenti possono essere effettuati entro il 18 luglio 2016 con la maggiorazione dello 0,40%. Il pagamento non va effettuato se l'importo a debito, riferito alla singola imposta, è inferiore o uguale a 12 euro, per le somme dovute a titolo di IRPEF e addizionali, o a 10,33 euro per le somme da versare a titolo di IVA. I versamenti dovuti a titolo di saldo e di primo acconto possono essere rateizzati in rate mensili (entro il mese di novembre) di pari importo e con l'aggiunta di interessi nella misura del 4% annuo.

Le rate mensili scadono:
· entro la fine di ciascun mese per i soggetti privati;
· entro il giorno 16 di ciascun mese per i titolari di partita IVA.
Come già previsto per il 730 precompilato, arriva anche la proroga per i versamenti del Modello Unico 2016. Il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore slitta dal 16 giugno al 6 luglio 2016.
Dal 7 luglio e fino al 22 agosto 2016 i versamenti possono essere eseguiti con la maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40%.
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La proroga è stata prevista con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, che è stato firmato dal premier Matteo Renzi e che è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il rinvio è motivato dalle molte richieste pervenute e quest’anno la vicenda ha assunto contorni diversi. L’amministrazione finanziaria ha infatti lavorato per tagliare i tempi di predisposizione di Gerico, il software per gli studi di settore che è stato rilasciato il 12 aprile mentre lo scorso anno la versione definitiva è stata rilasciata solo il 27 maggio, ma non sono mancati gli aggiornamenti successivi, che hanno ritardato l’assetto definitivo dei calcoli.
In mancanza di ulteriori dettagli, si applicano gli stessi criteri già adottati negli anni passati e quindi la proroga dovrebbe riguardare tutti i soggetti che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore, compresi coloro che presentano cause di inapplicabilità o esclusione dagli stessi, compresi i soggetti che adottano il regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, i soggetti che determinano il reddito forfettariamente nonché i soci di società di persone e di società di capitali in regime di trasparenza.

Articolo del:


di Studio Molinaro

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