Psicoterapeuta o Counselor? Quale figura scegliere

Ci sono momenti in cui prendere decisioni importanti, superare un problema o una perdita (qualunque essa sia: affettiva, lavorativa, economica…) è difficile e complicato, a volte impossibile.
Ci si chiede se si hanno le doti e le capacità per far fronte agli eventi, se si è in grado di andare oltre e perfino chi si è veramente o quale sia lo scopo della propria vita.
In questi momenti, che possono durare alcuni giorni o intere esistenze, tutto appare grigio e insormontabile. Ci si sente impotenti e incapaci.
La percezione di tali convinzioni crea ancor più insicurezza fino a sfociare in sofferenza che, permeando la quotidianità, è un terreno melmoso in cui è facile sprofondare.
La vita ci chiede di essere veloci nel risolvere ogni cosa, di essere sempre al top: produttivi, rassicuranti e attivi, nel lavoro, in famiglia e nelle relazioni. Non sempre questo ci è possibile. A volte abbiamo bisogno di tempo e di sostegno, soprattutto da chi ci sta accanto; eppure capita sovente che proprio i propri cari, o gli amici, non comprendano tale sofferenza esistenziale e, credendo di fornirci aiuto, ci regalano “perle” di saggezza e consigli di comportamento.
Tutto ciò è naturale, ma difficilmente dona quel sostegno che cerchiamo. I consigli, da chiunque arrivino, sfociano dall’esperienza personale e non sempre si adattano alla situazione individuale.
E’ vero che in momenti come questi qualunque appiglio pare una boa di salvataggio ma, non scaturendo dal proprio intuito, non è autentico e non sostiene la responsabilità del proprio operato: se funziona, grazie; se non funziona, è colpa dell’altro.
Un consiglio dato dall’esterno non può ridonare autorevolezza e amor proprio! Può aiutare, sì, ma non risolve il disagio esistenziale dove la sensazione di impotenza e di incapacità permane e si amplifica.
Ciò di cui si ha veramente bisogno è ricontattare il proprio potere personale e la capacità di trovare da sé le risposte.
Che fare? A chi confidare il nostro stato di disagio e a chi chiedere il giusto sostegno senza, per questo, farci sentire incapaci e in difetto?
Psicologi, psicoterapeuti e psichiatri sono le figure professionali di riferimento se si crede di aver sviluppato una patologia - come depressione, disturbi del sonno, nevrosi, alterazione della percezione della realtà, difficoltà cognitive e percettive e altre ancora - e si ha quindi bisogno anche di un aiuto medicinale.
Se invece la difficoltà è percepita come momentanea o esistenziale, la figura adatta è quella del counselor che, non occupandosi di disturbi della personalità, si rivolge a persone sane in momentanea difficoltà. Il Counselor, quindi, è la figura professionale che può dare il giusto sostegno a chi desidera ritrovare fiducia in se stesso, nelle proprie doti, talenti e capacità creative.
Chiedere sostegno in un momento di difficoltà non significa essere “malati” o deboli. Chiedere sostegno è il primo passo verso la propria forza e capacità autentica di risolvere situazioni di disagio e di sofferenza interiore.
Scrivimi o condividi qui il tuo disagio: insieme capiremo quale strada intraprendere per la tua crescita ed evoluzione personale.
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