Quando i padri...scappano
All'inizio si è coppia e, quindi, l'uno per l'altro. Il tempo e le attenzioni sono condivise tra i due partner, a volte, anche con l'esclusione di chi sta loro attorno
All’inizio si è coppia e quindi l’uno per l’altro. Il tempo e le attenzioni sono condivise tra i due partner, a volte, anche, con l’esclusione di chi sta loro attorno. Questo soprattutto all’inizio della relazione sia essa di convivenza sia di matrimonio.
Accade che arriva un figlio, a volte inaspettato, e un terzo elemento va a formare l’insieme che ora si chiama famiglia. Il bambino, per la sua stessa sopravvivenza, è un essere totalmente dipendente dagli adulti. La madre, in particolare, alla nascita del bambino e, più o meno, per tutto il suo primo anno di vita, deve dedicare gran parte del suo tempo e delle sue energie all’accudimento del bambino. Il bambino è un essere totalmente dipendente sia per il suo nutrimento sia per l’accudimento, necessita inoltre di continue cure affettive. In tutto ciò il padre può avere la sensazione di essere escluso dalla relazione madre-bambino, da lui vista come esclusiva, e, conseguentemente, sentirsi trascurato dalla partner che ora è, quasi totalmente, rivolta alle necessità del bambino. Il fatto è che, in questo periodo, la madre, spesso, trascura anche quelli che sono i suoi bisogni e può prendersi meno cura di sé. Il recupero psicofisico dal parto con il conseguente scombussolamento ormonale. La mancanza di tempo da dedicare a sé. Il frammentato e scarso riposo, soprattutto nei primi mesi. L’apprensione per il benessere del neonato. L’ansia data l’inesperienza del ruolo di madre. Tutto ciò rende la donna meno attenta alle richieste e desideri del partner. In questo contesto può accadere che il partner, ora padre, si rivolga altrove per soddisfare i suoi bisogni di attenzione cercando avventure sentimentali o creandosi interessi che lo portano a lungo fuori casa per colmare questo suo sentirsi trascurato. Va aggiunto, inoltre, che può trovare la partner meno desiderabile ora che è madre. Così la nascita di un figlio, magari desiderato, può sfociare in una crisi di coppia con allontanamento dei partner che col tempo può anche diventare definitivo con disfacimento della famiglia appena formatasi.
La nascita di un figlio mette la coppia di fronte a compiti nuovi ai quali era impreparata ed essa necessita di un riassestamento delle dinamiche all’interno della relazione. Precedentemente i due partner ricevevano sostegno e amore l’uno dall’altro. Ora, con il suo arrivo, il figlio, che ha bisogni suoi specifici, assorbe la madre per tutte le sue esigenze. Per la madre è indispensabile il sostegno del partner per reggere emotivamente e concretamente questo primo periodo di vita del bambino. La famiglia, che si è ora formata, la potremmo immaginare strutturata come una matrioska nella quale all’interno si trova il bambino, poi si trova la madre ed esternamente, che contiene i due, c’è il padre che condivide e rassicura con la sua presenza.
Quando nasce un figlio, il ruolo del padre è fondamentale, e, questo, deve essere ben chiaro ad entrambi i partner. L’amore deve circolare fra i tre componenti e diventare un collante che equilibra l’omeostasi tra loro. La madre ha la necessità di essere supportata dal partner nel delicato compito di essere disponibile per il bambino la maggior parte del suo tempo. Però il bambino ha sempre più la necessità di sentire la presenza del padre, questo anche, per uscire dalla fusione simbiotica con la madre. Questo terzo elemento, li padre, che lo contenga nel suo apparire al mondo. Tutto ciò è fondamentale per uno sviluppo psichico sano del bambino.
Man mano il padre aiuterà la madre a prendersi del tempo, per sé e da condividere con lui, per non incorrere nel pericolo di dimenticarsi di essere stati prima di tutto una coppia. Se il partner/padre si allontana quando si crede escluso, ciò accade perché egli non capisce l’importanza della sua presenza. Ciò può essere determinato da immaturità e/o da timore delle responsabilità nuove che la paternità comporta. Altre volte perché può sentirsi scalzato dal ruolo di essere al centro della vita della partner dal nuovo arrivato che in questa fase assorbe inevitabilmente la madre.
Per troppo tempo si è parlato, in bene o in male, del ruolo della madre e molto poco del padre nell’allevamento dei figli. Poi, ora, si parla di "mammi" in sostituzione della madre. No, il padre ha un suo ruolo fondamentale nel suo essere uno dei tre componenti del triangolo padre-figlio-madre, ruolo indispensabile per delle future generazioni sane, equilibrate e affettivamente mature.
Accade che arriva un figlio, a volte inaspettato, e un terzo elemento va a formare l’insieme che ora si chiama famiglia. Il bambino, per la sua stessa sopravvivenza, è un essere totalmente dipendente dagli adulti. La madre, in particolare, alla nascita del bambino e, più o meno, per tutto il suo primo anno di vita, deve dedicare gran parte del suo tempo e delle sue energie all’accudimento del bambino. Il bambino è un essere totalmente dipendente sia per il suo nutrimento sia per l’accudimento, necessita inoltre di continue cure affettive. In tutto ciò il padre può avere la sensazione di essere escluso dalla relazione madre-bambino, da lui vista come esclusiva, e, conseguentemente, sentirsi trascurato dalla partner che ora è, quasi totalmente, rivolta alle necessità del bambino. Il fatto è che, in questo periodo, la madre, spesso, trascura anche quelli che sono i suoi bisogni e può prendersi meno cura di sé. Il recupero psicofisico dal parto con il conseguente scombussolamento ormonale. La mancanza di tempo da dedicare a sé. Il frammentato e scarso riposo, soprattutto nei primi mesi. L’apprensione per il benessere del neonato. L’ansia data l’inesperienza del ruolo di madre. Tutto ciò rende la donna meno attenta alle richieste e desideri del partner. In questo contesto può accadere che il partner, ora padre, si rivolga altrove per soddisfare i suoi bisogni di attenzione cercando avventure sentimentali o creandosi interessi che lo portano a lungo fuori casa per colmare questo suo sentirsi trascurato. Va aggiunto, inoltre, che può trovare la partner meno desiderabile ora che è madre. Così la nascita di un figlio, magari desiderato, può sfociare in una crisi di coppia con allontanamento dei partner che col tempo può anche diventare definitivo con disfacimento della famiglia appena formatasi.
La nascita di un figlio mette la coppia di fronte a compiti nuovi ai quali era impreparata ed essa necessita di un riassestamento delle dinamiche all’interno della relazione. Precedentemente i due partner ricevevano sostegno e amore l’uno dall’altro. Ora, con il suo arrivo, il figlio, che ha bisogni suoi specifici, assorbe la madre per tutte le sue esigenze. Per la madre è indispensabile il sostegno del partner per reggere emotivamente e concretamente questo primo periodo di vita del bambino. La famiglia, che si è ora formata, la potremmo immaginare strutturata come una matrioska nella quale all’interno si trova il bambino, poi si trova la madre ed esternamente, che contiene i due, c’è il padre che condivide e rassicura con la sua presenza.
Quando nasce un figlio, il ruolo del padre è fondamentale, e, questo, deve essere ben chiaro ad entrambi i partner. L’amore deve circolare fra i tre componenti e diventare un collante che equilibra l’omeostasi tra loro. La madre ha la necessità di essere supportata dal partner nel delicato compito di essere disponibile per il bambino la maggior parte del suo tempo. Però il bambino ha sempre più la necessità di sentire la presenza del padre, questo anche, per uscire dalla fusione simbiotica con la madre. Questo terzo elemento, li padre, che lo contenga nel suo apparire al mondo. Tutto ciò è fondamentale per uno sviluppo psichico sano del bambino.
Man mano il padre aiuterà la madre a prendersi del tempo, per sé e da condividere con lui, per non incorrere nel pericolo di dimenticarsi di essere stati prima di tutto una coppia. Se il partner/padre si allontana quando si crede escluso, ciò accade perché egli non capisce l’importanza della sua presenza. Ciò può essere determinato da immaturità e/o da timore delle responsabilità nuove che la paternità comporta. Altre volte perché può sentirsi scalzato dal ruolo di essere al centro della vita della partner dal nuovo arrivato che in questa fase assorbe inevitabilmente la madre.
Per troppo tempo si è parlato, in bene o in male, del ruolo della madre e molto poco del padre nell’allevamento dei figli. Poi, ora, si parla di "mammi" in sostituzione della madre. No, il padre ha un suo ruolo fondamentale nel suo essere uno dei tre componenti del triangolo padre-figlio-madre, ruolo indispensabile per delle future generazioni sane, equilibrate e affettivamente mature.
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