Rally di fine anno delle borse, tra sogno e realtà


Ci sarà quest'anno il rally di fine anno delle borse nonostante le tensioni internazionali?
Rally di fine anno delle borse, tra sogno e realtà

Avevo scritto qualche giorno fa che l 'accordo, a parole, tra il Presidente degli Stati Uniti e quello della Cina di porre fine alla guerra dei dazi tra i due Paesi era una bella notizia. Sempre se, nel frattempo, non si fossero verificati episodi che potevano mettere in discussione l'accordo stesso. Infatti, i giorni seguenti l'accordo, le borse avevano intrapreso una discreta risalita dei corsi dopo molto tempo. Purtroppo un fatto imprevisto ha fatto rinascere dubbi sulla fattibilià dell'accordo: la richiesta di arresto in Canada, da parte delle autorità americane, del CEO della Huawei Meng Wanzhon, figlia del fondatore della società cinese e prossima a prendere il posto del padre come presidente. La Huawei è una società tecnologica cinese con 180.000 dipendenti e, si dice, molto vicina al potere politico centrale cinese. La CEO è stata arrestata perchè accusata dagli americani di aver autorizzato esportazione di tecnologia verso l'Iran, aggirando l'embargo decretato dagli Stati Uniti verso lo stato arabo. Questo fatto ha inciso pesantemente sul sentiment degli operatori che hanno, nei giorni scorsi, venduto azioni su tutti i mercati. Ora riusciranno i mercati a dimenticare l'accaduto, a riprendersi e iniziare il "famoso" rally di fine anno? C'è da riportare un dato statistico, dal 1950, nessun altro mese ha mai segnato ritorni medi più forti o è finito più in salita rispetto al mese di dicembre. Sarà così anche quest'anno? Ieri Reuters ha segnalato che le compagnie statali cinesi hanno comperato soia americana in quello che è stato il maggior acquisto del prodotto in oltre sei mesi. Una buona notizia sulla strada di un allentamento delle tensioni tra le due superpotenze economiche. Inoltre, la Cina ha deciso di abbassare i dazi sulle importazioni di auto americane dal 40 a 15 per cento. Ma gli operatori sono ancora cauti e molti analisti mettono in guardia dal fare troppo affidamento su queste notizie. Infatti, le trattative commerciali USA-Cina sono soggette ad un'alta incertezza. E allora che fare? Rimaniamo investiti, ma monitoriamo con grande attenzione tutto ciò che ci arriva dall'altra parte dell'oceano, con la speranza che anche quest'anno Babbo Natale ci porti un'impennata di Wall Street, per non spezzare il dato statistico che ha sempre visto, negli ultimi 68 un dicembre scoppiettante in borsa.

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di Lucio Lo Presti

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