Rapporto biennale per le pari opportunità


C’è tempo fino al 30 giugno per l’invio del rapporto biennale per le pari opportunità. Vediamo nel dettaglio i passaggi fondamentali da seguire
Rapporto biennale per le pari opportunità
Le aziende pubbliche e private che occupano più di 100 dipendenti devono redigere, con cadenza biennale, un rapporto riguardante la situazione del proprio personale maschile e femminile, inviandolo poi al Consigliere di parità e alle rappresentanze sindacali della sede aziendale.
Lo scopo di tale disposizione è quello di individuare i fenomeni di sotto inquadramento del lavoro femminile, nonché le ragioni di minori opportunità di carriera o di trattamento retributivo inferiore

Soggetti obbligati
Sono tenuti ad inviare il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile:
- tutte le aziende, sia pubbliche che private;
- che occupano più di 100 dipendenti.
Il rapporto, pur riguardando l’intero complesso aziendale, va redatto con riferimento a ciascuna unità produttiva con un numero di dipendenti maggiore o uguale a 100.

Base di computo
Il requisito occupazionale (più di 100 dipendenti) va determinato tenendo conto del numero dei dipendenti occupati all’intero complesso aziendale sia esso articolato in una o più unità produttive, in una o più sedi territoriali.
Ai fini della determinazione del predetto limite va computata tutta la forza lavoro a qualunque titolo occupata; pertanto vanno computati i lavoratori:
- a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale;
- a tempo determinato, a prescindere dalla durata;
- apprendisti
Per la determinazione della dimensione numerica dell’azienda, l’anno da considerare è il secondo del biennio (ad esempio, per il biennio 2016/2017, il dato fa riferimento al 31 dicembre 2017).

Modalità d'invio
La procedura informatica è disponibile sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per accedervi, sarà necessario possedere SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale); per tutti i soggetti già in possesso delle credenziali di accesso al portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si potrà utilizzare l’applicativo anche senza SPID.
Per il biennio 2016-2017, la scadenza per l’invio del rapporto è posticipata dal 30 aprile al 30 giugno 2018.
Nelle Regioni dove sono già disponibili altre procedure telematiche per effettuare l’adempimento, potranno essere utilizzate, per il rapporto relativo al biennio 2016-2017, le modalità vigenti e i dati raccolti saranno successivamente recuperati per consentire il monitoraggio completo a livello nazionale.

Sanzioni
Preme ricordare che, nel caso in cui le aziende interessate non trasmettano il rapporto nei termini di legge, il Servizio Ispettivo presso le DTL, previa segnalazione dei soggetti destinatari del rapporto stesso, diffida le aziende a provvedere all'invio entro 60 giorni dalla ricezione.
In caso di inottemperanza alla diffida, si applica una sanzione amministrativa compresa tra euro 515,00 ed euro 2.580,00 e, nei casi più gravi come la recidiva, la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti.

Articolo del:


di Elena Pitalis

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse