Reti Taranto: Agevolazioni per Ricerca, Transizione e Diversificazione
Reti per Taranto: Agevolazioni per Ricerca Collaborativa, Transizione e Diversificazione Economica Locale
Il territorio di Taranto si trova al centro di una sfida cruciale: la necessità di riconvertire un’economia storicamente legata ad attività produttive ad alto impatto ambientale verso un modello sostenibile, innovativo e diversificato. Il nuovo avviso pubblico denominato “Reti per Taranto – Sostegno alla ricerca collaborativa per la transizione e diversificazione dell’economia locale” si propone proprio di supportare questo percorso. Scopriamo insieme i dettagli di questa importante opportunità finanziaria riservata a imprese e organismi di ricerca, inserita nell’ambito del Programma Nazionale JUST TRANSITION FUND (PN JTF) Italia 2021-2027.
Che cos’è “Reti per Taranto”?
“Reti per Taranto” è un avviso pubblico che definisce modalità e criteri per la concessione di agevolazioni alle imprese, in particolare PMI, e agli organismi di ricerca che collaborano in progetti di ricerca e sviluppo scientifico-tecnologico. L’obiettivo è promuovere soluzioni innovative che valorizzino le specifiche vocazioni produttive dell’area di Taranto (e più in generale della provincia), contribuendo così alla rigenerazione ambientale, allo sviluppo sostenibile e alla crescita socioeconomica del territorio.
Tale iniziativa si inserisce all’interno del PN JTF Italia 2021-2027, Piano Territoriale di Taranto – Azione 2.4, coerente con il Regolamento Europeo 1056/2021 e mira a favorire la transizione da un’economia ad elevata intensità di carbonio verso attività più green e tecnologicamente avanzate.
Obiettivi e Risultati Attesi
L’intervento mira a generare un impatto positivo a lungo termine sulla crescita economica locale valorizzando le seguenti direttrici:
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Consolidamento dei rapporti tra ricerca pubblica e imprese: creare reti stabili tra università, centri di ricerca pubblici e privati e aziende innovative.
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Partnership tecnologiche efficaci: connettere bisogni del tessuto produttivo con eccellenze scientifiche per sviluppare progetti con alto livello di maturità tecnologica (high TRL).
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Trasferimento tecnologico avanzato: promuovere scambi e innovazioni su base territoriale, filiera e orizzontale attraverso forti sinergie fra università, imprese e istituzioni.
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Diversificazione produttiva sostenibile: ridurre la dipendenza dalle attività carbon-intensive favorendo sviluppo di energie rinnovabili (FER), idrogeno, economia circolare e servizi ad alto contenuto di conoscenza.
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Innovazione e competitività: rafforzare la base produttiva locale e favorire nuovi posti di lavoro qualificati, con un’attenzione particolare all’occupazione femminile.
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Rispetto ambientale e sostenibilità: assicurare che tutte le attività progettuali rispettino il principio DNSH (“Do No Significant Harm” - non arrecare danno significativo).
Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale: cosa significano?
Sono due concetti fondamentali per comprendere la natura dei progetti finanziati dall’avviso.
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Ricerca Industriale: consiste in attività di ricerca pianificata o indagini critiche mirate ad acquisire nuove conoscenze scientifiche o tecnologiche da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi produttivi o servizi oppure per migliorare in modo significativo quelli già esistenti. Include anche la realizzazione di componenti di sistemi complessi necessari per la ricerca e la convalida di tecnologie, spesso in ambienti di laboratorio o simulazione. Questa fase riguarda l’applicazione pratica della conoscenza scientifica per generare innovazioni industriali concrete.
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Sviluppo Sperimentale: è la fase successiva che si basa su conoscenze esistenti e serve a progettare, sviluppare e testare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Comprende attività quali la realizzazione di prototipi utilizzabili a scopo commerciale, la costruzione di progetti pilota, esperimenti tecnologici o commerciali, e la validazione delle soluzioni in ambienti simili a quelli operativi. Lo sviluppo sperimentale non include modifiche di routine ma interventi innovativi e significativi che preparano il prodotto/servizio alla fase commerciale.
Queste due fasi sono complementari e rappresentano insieme il cuore dell’innovazione industriale, finalizzata a ridurre il divario tra ricerca scientifica e mercato.edotto+4
Chi può partecipare?
Possono beneficiarne:
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Imprese micro, piccole e medie, regolarmente costituite e operanti, con sede nella provincia di Taranto (per il capofila) e in Puglia (per gli altri membri del raggruppamento).
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Organismi di ricerca pubblici e privati, sia universitari che extra-universitari.
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Liberi professionisti, equiparati alle PMI se esercitano attività economica.
I partecipanti devono organizzarsi in Raggruppamenti di tipo giuridico quali:
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Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.)
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Contratti di Rete
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Consorzi o Società consortili
Requisiti fondamentali del raggruppamento:
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Almeno 2 imprese, di cui almeno una PMI
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Minimo 1 organismo di ricerca
Il soggetto capofila deve essere un’impresa con sede produttiva nella provincia di Taranto, mentre le altre unità locali possono essere situate in Puglia.
Cosa finanzia “Reti per Taranto”?
I progetti devono rientrare nelle aree di ricerca e sviluppo:
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Ricerca Industriale (RI)
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Sviluppo Sperimentale (SS)
I contenuti devono essere coerenti con le priorità del programma Smart Puglia 2030:
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Manifattura sostenibile
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Salute dell’uomo e dell’ambiente
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Comunità digitali creative e inclusive
Inoltre, la proposta deve collegarsi ad almeno uno dei temi unificanti dell’avviso.
Spese ammissibili:
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Personale dedicato a coordinamento amministrativo e gestionale del progetto (localizzato in Puglia o Taranto)
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Personale tecnico-ricercatore impegnato nelle attività di R&S
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Acquisto di strumentazione e attrezzature nuove per il progetto (ammortamento in base al tempo d’uso)
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Ricerca contrattuale affidata a terzi (università, laboratori pubblici/privati)
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Sviluppo e registrazione di brevetti o proprietà intellettuale derivante dal progetto
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Servizi di consulenza specialistica
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Spese generali supplementary direttamente legate al progetto (materiali, forniture)
Risorse finanziarie e contributi
La dotazione totale stanziata ammonta a 15.000.000 di euro con risorse del PN JTF Italia 2021-2027.
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Contributo massimo per progetto: 2 milioni di euro
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Costo minimo del progetto: 300.000 euro
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Le imprese devono coprire tra il 70% e il 90% delle spese totali ammissibili.
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Ogni impresa non può sostenere più del 50% dei costi totali del progetto.
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Gli organismi di ricerca devono coprire tra il 10% e il 30% dei costi ammissibili.
Come e quando partecipare
La procedura è aperta in modalità a sportello, con la possibilità di presentare progetti a partire dal:
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Ore 14:00 del 22 settembre 2025 fino a
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Ore 14:00 del 31 dicembre 2026 o fino ad esaurimento fondi
La candidatura è esclusivamente digitale, tramite il portale Sistema Puglia. Sia il capofila che tutti i partner dovranno essere in possesso di:
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Firma digitale
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Posta elettronica certificata (PEC)
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Accesso tramite SPID, CIE o CNS
Modulistica e documentazione
Per partecipare è obbligatorio compilare e allegare:
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Moduli della procedura telematica
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Dichiarazioni relative agli organismi di ricerca (public/private)
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Documenti di costituzione e statuto per OdR privati
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Formulario di candidatura (Allegato 4)
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Schede conoscitive (Allegato 5)
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Dichiarazione DNSH (Allegato 8)
Il capofila deve raccogliere e inserire nella domanda tutti i dati e firme digitali necessarie, controllando la completezza dei pannelli e il rispetto dei requisiti.
Considerazioni finali
L’iniziativa “Reti per Taranto” rappresenta un’opportunità fondamentale per il territorio ionico che cerca di trasformare la sfida della transizione ecologica e industriale in un’occasione di crescita economica sostenibile e duratura. Le imprese e gli organismi di ricerca della provincia di Taranto e della Puglia sono dunque invitati a cogliere questo stimolo alla collaborazione e all’innovazione tecnologica, con la possibilità di accedere a finanziamenti importanti per progetti ambiziosi, agevolati da un quadro normativo chiaro e ben strutturato.
Per i professionisti, consulenti e soggetti interessati alla progettazione e gestione di tali iniziative iscritte nella piattaforma Pronto Professionista, conoscere nel dettaglio questo bando è una chiave per accompagnare imprese e centri di ricerca a sviluppare soluzioni all’avanguardia, capaci di fare la differenza in un contesto di transizione imprescindibile.
Se desideri un approfondimento su qualche specifico punto, o una consulenza personalizzata, sono a disposizione.
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